Clypeaster cermenatii (Echinide)
Nome scientifico | Clypeaster cermenatii (Echinide) |
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Classificazione | Echinodermata |
Numero inventario | 18554 |
Collezione | storica |
Provenienza | Belcastro, Catanzaro, Calabria |
Cronologia | Era Cenozoica - Miocene medio (circa 15 milioni di anni) |
Ambiente di vita | marino |
scala dei tempi geologici |
Bellissimo esemplare di dimensioni medio-grandi appartenente alla Collezione Checchia Rispoli; esso è particolarmente importante perché è un 'olotipo', ovvero l'esemplare sul quale lo stesso Checchia Rispoli istituì questa specie.
Appartiene al gruppo degli echinidi, possiede un guscio con contorno pentagonale e nella parte centrale una superficie superiore rilevata a campana dove si trovano numerosi ambulacri che si aprono a formare delle specie di petali provvisti di pori allungati; questo reperto è parzialmente rotto infatti presenta un foro nella parte superiore. Questo echinide conosciuto dall'Eocene ai nostri giorni è un tipico scavatore nella sabbia di bassi fondali. Al centro della base depressa si trova la bocca circolare.
ECHINIDI
La "Collezione Checchia-Rispoli", contiene circa 100 echinidi miocenici della Calabria e dell'Eocene del Gargano. Gli esemplari sono stati descritti e figurati dal paleontologo Checchia Rispoli nelle Memorie per Servire alla Descrizione della Carta Geologica d'Italia, vol. 9 (III parte), 1925.
Gli echinidi sono invertebrati marini ad alto grado di specializzazione, possiedono un sistema nervoso, circolatorio e digestivo ben differenziati. Sono costituiti da uno scheletro continuo (placche calcaree) o discontinuo (spicole isolate). Nel primo caso gli organi sono contenuti in una teca che si conserva con più facilità allo stato fossile mentre nel secondo caso si rinvengono le spicole isolate. Questo gruppo di fossili apparve nel periodo Cambriano e si è differenziato, attraverso un evoluzione complessa, in numerose classi alcune delle quali oggi estinte.