Istituto Superiore per la Protezione
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Cynotherium sardous (Cane)

1.0mt
Nome scientifico Cynotherium sardous (Cane)
Classificazione Mammalia
Numero inventario 3181
Collezione vertebrati
Provenienza Grotta Dragonara, Alghero, Sardegna
Cronologia Era Quaternaria – Pleistocene superiore (circa 40.000 anni)
Ambiente di vita continentale
scala dei tempi geologici

Canide fossile estinto del Pleistocene della Sardegna .
L'esemplare è stato rinvenuto pressoché completo in una caverna in uno strato corrispondente al glaciale Wurm e successivamente montato in laboratorio su una struttura portante in ferro.
La ricostruzione dell'individuo, lungo 76 cm, è stata possibile dopo un accurato studio anatomico per l'unione delle singole ossa e per la posizione da dare all'animale stesso.
La specie appare caratterizzata da gambe corte e zampe larghe, abili nello scavare. Si cibava probabilmente di piccoli mammiferi, uccelli e altri piccoli animali.

Vertebrati: palchi Cervidi - Bovidi

La "Collezione Vertebrati" comprende resti di mammiferi rinvenuti in giacimenti del Lazio (numerosi i reperti ritrovati nel centro storico di Roma) e della Sicilia, per i quali sono stati avviati negli ultimi anni lavori di restauro, e studi scientifici (F. Angelelli) nel Bollettino del Servizio Geologico d'Italia e in altre riviste. Nella raccolta definita "Grandi campioni di Fossili isolati" sono raggruppati in massima parte i resti di mammiferi di grosse dimensioni, estratti nel 1800 e all'inizio del '900 in giacimenti pleistocenici di Lazio, Toscana e Sardegna. In sintesi gli esemplari sono: ricostruzione di un intero canide (Cynotherium sardous); un frammento di zanna, ossa lunghe e una mandibola di elefante (Elaphus antiquus), due palchi di cervide (Cervus elaphus palmydactiloceros e C. elaphus cfr. aretinus [F. Angelelli, 1981 - Bollettino del Servizio Geologico d'ltalia, vol. CII]); un cranio di bovide (Bos primigenius).
Palchi (Cervidi)
Le corna rappresentano la caratteristica più singolare ed imponente del cervo; hanno funzioni molto importanti e dopo aver assolto il loro compito, cadono, per essere sostituite da altre più robuste. In caso di morte hanno maggiore probabilità  di essere conservate e rivestono una importanza tassonomica per la loro specializzazione che pone in evidenza il grado evolutivo di un determinato gruppo di cervi.
Angelelli F.(1983) '€“ Studio di resti di cervi quaternari della Toscana conservati nel Museo del Servizio Geologico d'Italia. Boll. Serv. Geol. D'Italia, 102 (1981), Roma
Bovidi
Il Bue primigenio o Uro era un bovide di grandi dimensioni (fino a 1,75 m al garrese, contro 1,40 m dei bovidi attuali) che preferiva gli spazi aperti, con alberi radi, ma non steppe o praterie. Comparve in Europa circa 300.000 anni fa. Prima dell'ultima era glaciale, questi animali, raggiunsero dimensioni enormi, poi, a partire dalla fine dell'ultima era glaciale, circa 10.000 anni fa, incominciarono a diminuire di taglia. La sua scomparsa è recente sembra risalire, a causa dell'uomo, al 17° secolo.