Paleoloxodon antiquus (Elefante a zanne dritte)
Nome scientifico | Paleoloxodon antiquus (Elefante a zanne dritte) |
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Classificazione | Mammalia |
Numero inventario | 22310 |
Collezione | vertebrati |
Provenienza | Riva Casal Bruciato-Malagrotta, Roma, Lazio |
Cronologia | Era Quaternaria - Pleistocene Superiore (da circa 126 mila a 11.500 anni) |
Ambiente di vita | continentale |
scala dei tempi geologici |
Vertebra dorsale pressoché completa ad eccezione della parte terminale della spina. Risultano, inoltre, ben delineate e visibili la faccia del corpo vertebrale e delle fossette laterali di articolazione. L'analisi morfologica e le dimensioni permettono di riferire il reperto ad un esemplare di Paleoloxodon antiquus. L'esemplare proviene da un livello tufitico affiorante in località Malagrotta; al reperto in questione se ne aggiungono altri riferibili a Canis lupus, Equus caballus, Sus scrofa, Hippopotamus sp., Bos primigenius, attualmente in corso di studio.
Il Giacimento di Malagrotta
Il livello tufitico affiorante in località Malagrotta è cronologicamente correlabile con la "formazione Aurelia" di Torre in Pietra e con la formazione tufaceo-diatomitica di Riano. Dal basso verso l'alto si susseguono: ghiaie e sabbie deltizie della "formazione di Ponte Galeria"; tufiti sabbiose ricche di cristalli di leucite analcimizzata, con piccole scorie nere fluitate e frammenti ossei; tufo grigio compatto ad andamento lenticolare, intercalato ai livelli tufitici; argille limose di colore avana contenenti abbondante malacofauna dulcicola; limi più o meno diatomitici; concrezioni calcaree. I resti elefantini costituiscono forse il contingente più rappresentativo nella fauna di Malagrotta sia per numero che tipologia dei pezzi.