Istituto Superiore per la Protezione
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Lariosaurus balsami (Rettile)

50cm
Nome scientifico Lariosaurus balsami (Rettile)
Classificazione Reptilia
Numero inventario 4429
Collezione storica
Provenienza Alpi Calcaree Ticinesi, Perledo (Lecco) - Lombardia
Cronologia Era Mesozoica – Ladinico (circa 240 milioni di anni )
Ambiente di vita marino
scala dei tempi geologici

Estremità  della zampa posteriore di un esemplare di lariosauro. E' conservata parte della tibia e della fibula o perone, seguono poi gli ossicini che nell'insieme formano l'articolazione chiamata tarso, quindi il metatarso costituito da cinque ossa lunghe del piede, e in ultimo le dita formate dalle falangi.. Gli arti del lariosauro sono estremamente interessanti; l'anteriore mostra l'adattamento di questo animale alla vita acquatica con trasformazione della zampa di tipo terrestre L'esemplare che è impresso negli scisti calcarei di Varenna e la fragile lastra calcarea che lo contiene è stata inglobata nel gesso secondo le metodiche ottocentesche di restauro e conservazione.

LARIOSAURUS

I rettili estratti a Perledo non sono particolarmente abbondanti e ben pochi sono gli esemplari presenti nei musei italiani e stranieri. Gli esemplari conservati presso le "Collezioni paleontologiche" dell'APAT, tutti "tipi" pressoché interi ed in ottimo stato di conservazione, costituiscono la raccolta più importante d'Italia.
I Lariosauri insieme ad altri reperti Triassici provenienti dalla Lombardia come i pesci di Besano e le ammoniti, appartengono alla Collezione Curioni.
Gli esemplari sono illustrati e descritti da Peyer nel 1934 nelle Memorie della Società  Paleontologica Svizzera . Nelle Memorie per Servire alla Descrizione della Carta Geologica d'Italia, vol. XVI, Servizio Geologico Nazionale, è stata effettuata la traduzione in italiano dell'intero testo, con aggiunta di bibliografia successiva al 1934. La traduzione è a cura di F. Angelelli

Il giacimento di Perledo

Il Giacimento di Perledo è situato nella valle del torrente Esino, presso Varenna, sulla sponda orientale del lago di Como. Nelle sue vicinanze si aprivano un tempo alcune cave dalle quali veniva estratta una pietra ornamentale nera a grosse vene di calcite bianca nota con il nome di " marmo nero di Varenna".
Da queste cave provengono i rettili fossili che rendono celebre il giacimento di Perledo , la cui storia ha inizio nella prima metà del 1900. Dal giacimento furono estratti anche diversi pesci.



Ricostruzione dell'ambiente triassico nell'attuale zona di Besano e Perledo