Misure per la mitigazione del rischio idrogeologico
Per le aree già edificate sono necessari l’insieme di interventi strutturali e non strutturali che vanno dalle opere di ingegneria per il consolidamento dei pendii instabili e la difesa dalle alluvioni, alle delocalizzazioni, alle reti di monitoraggio strumentale e/o di allertamento (es. rete monitoraggio frane Rercomf - ARPA Piemonte, Centro Monitoraggio Geologico di Sondrio - ARPA Lombardia).
Per le aree non ancora edificate è fondamentale ubicare in posti sicuri le aree di nuova urbanizzazione con particolare attenzione per gli edifici strategici quali ospedali, scuole, uffici pubblici e attuare una corretta pianificazione territoriale, mediante l’applicazione di vincoli e regolamentazione d’uso del territorio (PAI), che costituisce l'azione più efficace di riduzione del rischio nel medio-lungo termine.
Nell’ottica della mitigazione del dissesto idrogeologico, oltre alla realizzazione degli interventi strutturali, risulta strategica l’attività conoscitiva a scala nazionale, anche secondo quanto stabilito dagli artt. 55 e 60 del Dlgs. 152/2006.
Figura: Schema delle misure strutturali e non strutturali per la mitigazione del rischio da frana; Fonte: ISPRA
Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (ReNDiS)