Il degrado dovuto ai cambiamenti di copertura del suolo
La carta nazionale delle aree in degrado a causa di cambiamenti di copertura del suolo è ottenuta dal confronto tra la copertura del suolo del 2012 e del 2018. Per la stima dei cambiamenti l’UNCCD consiglia di utilizzare i dati di copertura del servizio ESA-CCI (Climate Change Initiative) aventi una risoluzione di 300 metri che coprono il territorio europeo dal 2001 al 2015 o, qualora fossero disponibili, dati nazionali a maggiore risoluzione spaziale
Le carte di copertura sono state derivate dall’unione dei dati del consumo di suolo SNPA a 10 metri di risoluzione per gli anni 2012 e 2018 e dei dati Corine Land Cover per gli stessi anni, ricampionati alla stessa risoluzione e riclassificate nelle 6 classi di riferimento secondo le categorie dell’IPCC (foreste, prati e pascolo, aree agricole, aree artificiali, suolo nudo, acqua e zone umide).
Per valutare i cambiamenti della copertura del suolo tra il 2012 ed il 2018 che potenzialmente causano degrado, è stata utilizzata la matrice di transizione tra le classi di copertura del suolo indicata dall’UNCCD. Ad esempio, partendo da una classe di foreste nell’anno di riferimento, qualsiasi trasformazione in altra classe di copertura nell’anno di confronto, viene considerato come sintomo di degrado.
Le elaborazioni relative all’indicatore di degrado sono state realizzate tramite il modello Trends Earth, che permette di processare serie storiche di indici e variabili da immagini satellitari.
Il risultato finale delle elaborazioni è una carta in cui sono indicate in rosso le aree che a causa del cambio della copertura del suolo tra il 2012 ed il 2018 registrano un aumento di degrado (Rapporto).