Fermare il femminicidio potenziando l’ascolto: alcuni strumenti
Sempre più frequentemente le cronache ci raccontano di donne sfruttate, violentate, uccise, donne anche di età giovanissima colpevoli solo di credere in un qualcosa di malato che non può essere definito sentimento, donne nel pieno svolgimento della loro professione, madri che si sono ribellate ai loro sfruttatori.
E gli autori sono “uomini” (volutamente il sostantivo è virgolettato) che nella quasi totalità dei casi non agiscono in preda ad un raptus ma ad una convinzione arcaica del possesso della propria donna o di quella che hanno eletto come tale in quel momento. Ribadendo la ferma condanna per tutti i tipi di sopraffazione sia fisica che psicologica, invitiamo tutte a tenere alta la guardia difendendo per prima cosa la propria autonomia personale sempre, comunque e verso chiunque, e ricordiamo a tutte che nessuna in nessun caso è e deve sentirsi sola: parlare, raccontare, denunciare è l’unico modo per salvarsi, perché il silenzio uccide quanto un coltello o una pistola. A questo proposito preme segnalare il numero verde di pubblica utilità 1522, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno, accessibile dall'intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile in varie lingue.