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Il monumento naturale della caldara di Manziana: la Terra respira

In occasione di NET Scienza Insieme 2024 i ricercatori e le ricercatrici di ISPRA, in collaborazione con la Regione Lazio, accompagneranno i cittadini alla scoperta della geodiversità e della biodiversità del  Monumento naturale della Caldara di Manziana compreso nel parco Regionale di Bracciano Martignano, nel comune di Manziana in provincia di Roma. 
Il sito della Caldara di Manziana, che si estende per circa 100 ettari, occupa una depressione circolare, un antico cratere che testimonia la passata attività del Vulcano Sabatino. Il fenomeno più rilevante all'interno della Caldara è rappresentato dalle "polle gorgoglianti", un esempio tipico di vulcanismo secondario. 

  • Il monumento naturale della caldara di Manziana: la Terra respira
  • 2024-09-20T15:00:00+02:00
  • 2024-09-20T18:30:00+02:00
  • In occasione di NET Scienza Insieme 2024 i ricercatori e le ricercatrici di ISPRA, in collaborazione con la Regione Lazio, accompagneranno i cittadini alla scoperta della geodiversità e della biodiversità del  Monumento naturale della Caldara di Manziana compreso nel parco Regionale di Bracciano Martignano, nel comune di Manziana in provincia di Roma.  Il sito della Caldara di Manziana, che si estende per circa 100 ettari, occupa una depressione circolare, un antico cratere che testimonia la passata attività del Vulcano Sabatino. Il fenomeno più rilevante all'interno della Caldara è rappresentato dalle "polle gorgoglianti", un esempio tipico di vulcanismo secondario.
  • Quando il 20/09/2024 dalle 15:00 alle 18:30 (Europe/Berlin / UTC200)
  • Dove Caldara di Manziana Parco naturale regionale di Bracciano-Martignano Manziana (RM)
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  • Posti disponibili: 11 su 40
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L'acqua piovana, proveniente dalle falde freatiche, penetra in profondità nelle fessure delle rocce sottostanti, arricchendosi di minerali. Durante il suo percorso, l'acqua incontra un anomalo gradiente geotermico, che la riscalda e la satura di gas come anidride carbonica e anidride solforosa. Grazie alla pressione dei gas e alla diminuzione della densità dovuta al calore, l’acqua risale verso la superficie raffreddandosi parzialmente fino a raggiungere circa 20 °C. Quando l'acqua riemerge, entra in contatto con le acque superficiali ricche di ossigeno, dando luogo a una reazione chimica che deposita zolfo e libera gas (anidride solforosa e anidride carbonica). Questo processo genera il caratteristico odore pungente che distingue le acque solfuree e provoca il tipico gorgogliare dell’acqua. Un'altra peculiarità del sito è la "torbiera", una zona paludosa adiacente alle polle, formata da un accumulo di materiale organico compattato nel tempo. Il Monumento Naturale della Caldara è ricco di flora e fauna. Tra le piante si trovano numerose specie arboree, erbacee e arbustive. Un elemento caratteristico è un boschetto di betulle (Betula pendula), tipico di zone più fredde o alte, probabilmente introdotto artificialmente o residuo post-glaciale, che trova qui un microclima favorevole. Sono presenti specie rare come Agrostis monteluccii, oltre a ontani, castagni, noccioli, carpini neri e vari arbusti. La fauna è altrettanto varia, con mammiferi come cinghiali, volpi, tassi, ricci e molti roditori. Tra gli uccelli si possono trovare poiane, civette, gufi e picchi. Inoltre, vi abitano rettili, anfibi come rane e rospi, e vari insetti come libellule e farfalle.

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