Gli Annali Idrologici
Tra le attività istituzionali del Servizio Idrografico, poi divenuto SIMN, rientrava la pubblicazione sistematica degli elementi osservati ed elaborati e di cartografie tematiche.
Già nel 1918 venivano pubblicati periodicamente nei Bollettini Idrografici i dati relativi alle osservazioni pluviometriche e idrometriche. In tali Bollettini le osservazioni venivano riportate in tabelle mensili in cui le stazioni di misura, ordinate secondo la rispettiva posizione idrografica, erano raggruppate per bacini principali ossia quelli con foce a mare. A partire dal 1921, a seguito dell’installazione di un numero crescente di stazioni idrometriche, i Bollettini Idrografici vennero pubblicati in due fascicoli denominati PARTE I e PARTE II.
La PARTE I conteneva generalmente i risultati delle osservazioni pluviometriche e di quelle idrometriche giornaliere. Per pioggia giornaliera si intendeva l’altezza di pioggia, espressa in mm, caduta nella 24 ore fra le 09:00 del giorno in cui si effettuava la misura e le 09:00 del giorno precedente. Le osservazioni agli idrometri a lettura diretta erano eseguite di norma a mezzogiorno ed espresse in m sullo zero idrometrico.
La PARTE II si divideva in due sezioni: A – Pluviometria e B – idrometria. Nello specifico, la sezione A conteneva l’anagrafica delle stazioni pluviometriche operative durante l’anno (tipologia degli apparecchi di misura, coordinate geografiche, quota sul mare, altezza dal suolo, anno di inizio funzionamento, ente proprietario e gestore, dati dell’osservatore), i totali mensili e annui delle precipitazioni e dei giorni piovosi (pioggia giornaliera > 1 mm), la carta delle isoiete, i volumi di afflusso meteorico riferiti a ciascun bacino imbrifero, le massime precipitazioni giornaliere per ciascun mese, i valori delle precipitazioni di maggiore intensità registrate dai pluviografi o segnalate dagli osservatori, brevi indicazioni sulle precipitazioni nevose (spessore del manto nevoso ed equivalente in mm d’acqua). In alcuni casi e per alcune stazioni era presente la ripartizione dei giorni piovosi in 7 classi di intensità, la prima delle quali riportava il numero di giorni con precipitazione inferiore ad 1 mm, mentre l’ultima si riferiva ai giorni con pioggia superiore ai 50 mm. La sezione B, oltre all’anagrafica delle stazioni, conteneva le medie mensili e annue delle altezze idrometriche e le corrispondenti frequenze per le sole stazioni con copertura annuale completa, i risultati delle misure di portata eseguite nel corso dell’anno, i valori delle portate giornaliere per quelle stazioni in cui gli elementi raccolti consentivano il tracciamento di una scala di deflusso, nonché considerazioni generali sui “caratteri idrologici dell’anno”.
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Nel corso degli anni i Bollettini Idrografici, che a partire dal 1927 presero il nome di Annali Idrologici, hanno subito successive integrazioni e modifiche fino ad arrivare nel 1951 ad una versione “consolidata” e comune ai vari Compartimenti contenente anche misure ed elaborazioni riguardanti la termometria, il bilancio idrologico, la freatimetria, il trasporto solido in sospensione e la mareografia. In taluni casi, gli Annali contenevano informazioni su altre grandezze meteorologiche quali il vento e la pressione atmosferica e sezioni di approfondimento dedicate a eventi di carattere eccezionale occorsi durante l’anno.