Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Aces – Acqua, clima e salute: dalla protezione ambientale delle risorse, all’accesso all’acqua, alla sicurezza d’uso

La protezione della salute umana e del benessere individuale e collettivo attraverso il miglioramento della gestione delle acque, la protezione degli ecosistemi, la prevenzione, il controllo e la riduzione delle malattie connesse all’acqua.

E’ questo l’obiettivo primario del progetto ACeS - Acqua, clima e salute: dalla protezione ambientale delle risorse, all’accesso all’acqua, alla sicurezza d’uso”, finanziato nell’ambito della Linea di intervento 1.4 “Promozione e finanziamento di ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento”, del programma E.1 “Salute – ambiente – biodiversità – clima” del Piano Nazionale per gli investimenti complementari (PNC).

Il progetto ACeS ha come obiettivo generale di contribuire alla ratifica nazionale del Protocollo Acqua e salute, sulla scia del “Protocol on Water and Health” redatto a livello europeo a Londra il 18 giugno 1999 ed entrato in vigore il 4 agosto 2005.

L’Italia ha collaborato ai lavori del Protocollo europeo la cui ratifica rappresenterebbe un’occasione di integrazione tra le diverse attività di implementazione delle direttive europee mediante la semplificazione e la razionalizzazione delle procedure, l’integrazione dei dati attualmente disponibili e l’ottimizzazione delle risorse umane ed economiche, in un contesto di economia di scala.

Nell’ottica della ratifica del protocollo, il progetto AcES si propone di colmare alcuni gap conoscitivi su:

  • presenza di patogeni emergenti ed eventuale antibiotico-resistenza nella matrice acqua, sedimento e biota;
  • presenza di contaminanti chimici nelle aree ad uso ricreativo nella matrice acqua e sedimento.

Lo studio, come raccomandato dalle Linee guida OMS del 13 luglio 2021, si concentrerà sull’approfondimento delle conoscenze in termini di presenza ed effetti sull’ambiente acquatico e sulla salute dell’uomo, di nuovi virus e batteri patogeni, che potrebbero svilupparsi nell’acqua o nel sedimento, anche a seguito dell’aumento della temperatura e di modifiche dei movimenti del mare. Ne sono un esempio batteri quali Vibrio che possono provocare infezioni alla pelle, agli occhi alle orecchie e eventi diarroici. Inoltre, alcuni di questi batteri patogeni oltre a provocare nuove malattie potrebbero trasferire all’uomo caratteristiche particolari come la resistenza agli antibiotici.

Stessa attenzione è rivolta ad alcune tipologie di contaminanti chimici quali per esempio: i metalli pesanti, responsabili di processi infiammatori, irritativi e nel tempo cancerogeni; l’elevata disponibilità di nutrienti e di sostanza organica talvolta cause di fioriture algali anche potenzialmente tossiche per l’uomo. I suddetti contaminanti chimici e biologici saranno ricercati anche nel biota, in particolare su organismi eduli, come target (i mitili), in quanto utilizzati sia nei programmi di biomonitoraggio sia di facile raccolta da parte della popolazione.

I risultati delle analisi chimiche e biologiche eseguite in tutte e tre le matrici (acqua, sedimento e biota) consentiranno di elaborare una metodologia per la valutazione del rischio, al fine di stimare l’esposizione della popolazione ai contaminanti attraverso differenti approcci di studio: l’ingestione, il contatto dermico e l’inalazione di vapori e polveri per gli arenili; l’ingestione, il contatto dermico e l’inalazione di vapori (aerosol marini) per le acque di balneazione; il contatto diretto con i sedimenti marini e la valutazione della loro risospensione nelle acque di balneazione; il passaggio nella catena trofica (biota-uomo).

Capofila è la Regione Abruzzo, unità operative di ISPRA, Arpae Emilia-Romagna, Istituto Superiore di Sanità, Izs dell’Abruzzo e del Molise, Ars Toscana.

In particolare, ISPRA sarà coinvolta nel campionamento e analisi della matrice sedimento su cui verranno fatte analisi chimiche ed ecotossicologiche. A valle delle analisi sarà compito dell'ISPRA individuare una metodologia per la valutazione del rischio sanitario prevalentemente per i frequentatori delle spiagge e dei bagnanti. 

Durata del progetto: 2023-2026
Costo totale del finanziamento: euro 699.593,175