Bollettino trimestrale sui finanziamenti alla ricerca nel settore della tutela delle acque
Benché gli stock ittici dell’Europa settentrionale e occidentale siano in fase di ripresa, gravi problemi di sovrasfruttamento permangono nel Mediterraneo. È questo il messaggio chiave che Maria Damanaki, Commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca, ha voluto trasmettere nella relazione di quest’anno sullo stato degli stock ittici e sul processo di fissazione dei contingenti di pesca per il prossimo anno.
Per la prima volta, la Commissione ha potuto tener conto dei pareri scientifici sullo stato degli stock nel Mediterraneo e nel Mar Nero.
I dati relativi agli stock ittici del Mediterraneo mostrano una situazione disastrosa: almeno il 96% delle specie di fondale mediterranee è soggetto a uno sfruttamento eccessivo, mentre per gli stock di acque intermedie come la sardina e l'acciuga la percentuale è pari o superiore al 71%. Per il Mar Nero, tutte le specie di fondale e il 33% degli stock pelagici sono sovrasfruttati.
Buone notizie vengono invece da altre regioni, poiché nella zona dell’Atlantico nordorientale, che include il Mar Baltico e il Mare del Nord, il sovrasfruttamento è sceso dall'86% (30 stock sovrasfruttati su 35) nel 2009 al 41% (19 stock su 46) nel 2014.
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