Progetto REACH: impiego della spigola (D.labrax L.) nei saggi di tossicità con pesci
La spigola o branzino - Dicentrarchus labrax, Linnaeus 1758 - è una specie ittica prevalentemente marina, che, tuttavia, può ritrovarsi anche in acque dolci o salmastre grazie alla sua capacità di tollerare ampie variazioni di temperatura e salinità. E’ reperibile per gran parte dell’anno in relazione alla considerevole diffusione di impianti di pescicoltura in diversi Paesi dell’Area Mediterranea, è facile da allevare in laboratorio, ed è stata utilizzata in numerosi test previsionali di tossicità ambientale, sia in Italia che in altri Paesi Europei.
Il rapporto ISPRA costituisce una rassegna critica degli studi di tossicità effettuati con la spigola e pubblicati dalla letteratura scientifica del settore, allo scopo di documentare in modo esaustivo l’impiego di questa specie in ambito ecotossicologico.
L’acquisizione dei dati di tossicità su spigola è stata effettuata consultando il database ECOTOXicology (EPA ECOTOX version 4) e attraverso i motori di ricerca PubMed and Google Web Search. Dall’analisi di circa 126 pubblicazioni individuate, riguardanti vari aspetti dell’uso del branzino (tossicologia, biomarker, bioaccumulo, monitoraggio, genetica, ecc.), trentaquattro di queste, riguardanti la valutazione della tossicità, sono stati considerati in questo rapporto. Di questi, ventotto riguardano indagini di tossicità acuta (24, 48, 72 e 96 ore), undici prendono in considerazione anche la valutazione della tossicità prolungata (7,9, 14 e 28 giorni) e un solo studio prende in esame gli effetti subletali (crescita). Le sostanze chimiche e le matrici ambientali valutate, comprendono: metalli pesanti, idrocarburi aromatici, solventi clorurati, surfattanti anionici, glicol dietilenico, 2-fenossietanolo, pesticidi, micotossine, composti inorganici, agenti citotossici, acque di formazione, sedimenti marini, prodotti disperdenti e microalghe marine. Il rapporto presenta un’analisi critica degli studi di tossicità con spigola e un confronto con altre specie ittiche d’acqua dolce e marino/salmastra.
Scarica la pubblicazione (pdf - 4.3 mb)