Analisi dei piani per la qualità dell’aria relativi all’anno 2007
La nuova Direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria, conferma l’obbligo posto dalla precedente, Direttiva 1996/62/CE, sugli Stati membri di predisporre piani per la qualità dell’aria “in determinate zone o agglomerati in cui i livelli degli inquinanti in aria ambiente superano un valore limite o un valore obiettivo qualsiasi, al fine di conseguire il relativo valore limite o valore obiettivo” entro il termine previsto per il loro raggiungimento.
Scopo principale dei piani per la qualità dell’aria è l’individuazione di misure, aggiuntive rispetto a quelle già previste dalla normativa vigente, che garantiscano il rispetto dei valori limite fissati per gli inquinanti in atmosfera.
Secondo il DLgs 351/99, con cui è stata recepita Direttiva 1996/62/CE, i soggetti responsabili della valutazione e della gestione della qualità dell’aria sono le Regioni e le Province autonome, che hanno sia l’obbligo di predisporre i piani di cui sopra che di trasmettere le relative informazioni, per il tramite dell’ISPRA, al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, che a sua volta li trasmette alla Commissione Europea. Attualmente il formato con cui sono trasmesse tali informazioni è quello stabilito dalla Decisione 2004/224/CE (questionario piani e programmi o questionario PPs), in attesa che venga aggiornata sulla base della nuova direttiva per la qualità dell’aria.
Nel presente studio sono state analizzate le informazioni trasmesse da Regioni e Province autonome per l’anno 2007, relative alle misure aggiuntive adottate.