Batterie di test per la caratterizzazione ecotossicologica dei rifiuti: Stato dell'arte
La classificazione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti (da H1 a H15), definite all’Allegato III alla Direttiva 2008/98/CE, è necessaria per definirne lo smaltimento, poiché essa rappresenta una misura dell’impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo.In particolare, la caratteristica H14 di pericolo “ecotossico” definisce i “rifiuti che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali”.
Per stimare correttamente la potenziale ecotossicità di un rifiuto e conseguentemente esprimere valutazioni relative al pericolo per gli organismi viventi, l’utilizzo dei saggi biologici è fondamentale. I biosaggi infatti, oltre a fornire indicazioni circa la biodisponibilità delle sostanze inquinanti, integrano gli effetti di tutti i contaminanti presenti rilevando eventuali fenomeni di sinergia e/o antagonismo tra gli inquinanti presenti nel rifiuto stesso.
Sebbene la maggior parte dei saggi ecotossicologici esistenti, armonizzati a livello internazionale, siano stati sviluppati per valutare l’ecotossicità di sostanze chimiche in acque e suoli, o di matrici come acque di scarico ed eluati, tuttavia, possono essere utilizzati, con alcune modifiche, anche per i rifiuti. Già da alcuni anni, la caratterizzazione ecotossicologica dei rifiuti viene studiata mediante l’applicazione di batterie di saggi, che includono organismi appartenenti a livelli trofici differenti sia del comparto terrestre che di quello acquatico. E’ importante usare batterie specifiche, sensibili ma anche composte dal minor numero di biosaggi per facilitarne l’applicabilità e assicurarne l’economicità.
Questo rapporto presenta lo stato dell’arte della bibliografia internazionale in merito alle batterie di saggi ecotossicologici finora utilizzate per la valutazione di ecotossicità dei rifiuti.
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