Il Sistema di allertamento maremoti progredisce: attiva la trasmissione istantanea dati dall'ISPRA all'INGV
È stato definitivamente messo a punto, nei primi giorni di aprile 2020, il trasferimento veloce dei dati di livello del mare direttamente dalle stazioni della rete mareografica dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) al Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ai fini dell’attuazione della direttiva che istituisce il SiAM, il sistema nazionale di Allertamento Maremoti di origine sismica (G.U. Serie Generale n.128 del 5 giugno 2017).
Il SiAM prevede l’invio, entro pochi minuti dal terremoto, di un messaggio di allerta dal CAT-INGV al Dipartimento della Protezione Civile che lo diffonde immediatamente alle autorità locali e al sistema di protezione civile territoriale.
La conferma di un eventuale tsunami generato dal sisma può avvenire soltanto dall’osservazione dei mareografi della rete ISPRA e delle altre reti presenti nel Mediterraneo. Quanto più rapida è la conferma, tanto più efficaci saranno le misure di mitigazione del rischio.
Il nuovo sistema di trasmissione dei dati, denominato appunto FAST, consente al CAT-INGV di disporre in tempo reale della misura delle variazioni del livello del mare su tutte le coste nazionali, al fine dell’immediata verifica di possibili maremoti che potrebbero abbattersi sulle coste italiane e degli altri paesi del Mediterraneo.
A seguito di un periodo di sperimentazione durata alcuni anni, la tecnica di trasmissione ora attivata riduce il tempo di trasmissione da pochi minuti a pochi secondi e assicura allo stesso tempo una ridondanza nel trasporto dei dati, rendendo così più rapido ed efficiente l’intero sistema di allertamento per i maremoti. Questo miglioramento rappresenta un ulteriore progresso nell’operatività del SiAM che è in continuo sviluppo grazie alla stretta collaborazione tra ISPRA, INGV e Dipartimento della Protezione Civile.