Cosa puoi fare ciascuno per proteggere la biodiversità?
Ognuno di noi ha un ruolo da giocare per combattere la crisi della biodiversità. Ogni nostra azione quotidiana e gli acquisti che facciamo hanno un effetto sulla biodiversità. Per fare un esempio, la produzione e il trasporto coinvolti in una tazza di caffè investono una miriade di specie, dagli invertebrati agli uccelli ai pesci, per non parlare delle colture umane, che come abbiamo visto, sono parte integrale della biodiversità. E tuttavia non c’è bisogno di capovolgere il nostro stile e le nostre abitudini di vita per fare la differenza. Nel corso del tempo, una o due scelte personali di ogni giorno, ambientalmente sostenibili, determineremmo di sicuro un impatto positivo e cumulativo sulla biodiversità e sull’ambiente in genere. Prendiamo il caso dell’acqua. Essa è un bene prezioso per l’umanità e la biodiversità. Le prime forme di vita acquatica sono comparse sulla Terra circa 3 miliardi e mezzo di anno fa. Da allora gli organismi viventi sono evoluti in una varietà straordinaria di forme e di tecniche per sopravvivere alle differenti condizioni idriche. L’acqua è uno degli ingredienti essenziali per la vita. E ovunque c’è acqua, poco importa se salata o dolce, se gelata o calda e sulfurea, c’è vita.
Avere cura dell’acqua non solo preserva questa risorsa finita e unica, ma aiuta ad abbattere i costi e a ridurre i consumi energetici delle municipalità per la distribuzione e per il trattamento delle acque reflue. Ci sono molte strade per conservare questa risorsa in futuro. Per esempio, usare acqua del rubinetto e una bottiglia riusabile invece dell’acqua imbottigliata. Inoltre, usare saponi convenzionali invece di quelli antibatterici, il cui uso in Italia è in forte espansione. Alcuni scienziati hanno evidenziato che i composti chimici (per esempio: triclosano e triclocarbano) usati nei saponi antibatterici sono persistenti e pongono seri problemi sanitari e ambientali. Peraltro, le virtù di questi saponi non sono migliori di quelle dei saponi convenzionali.
Altre scelte utili all’ambiente e alla biodiversità riguardano l’acquisto di alimenti stagionali, prodotti localmente e possibilmente biologici e la riduzione del consumo di carne. In Italia il consumo di carne rossa pro-capite è di 62 kg di carne (oltre ai 30 kg di altri tipi di carne), un consumo circa doppio rispetto al massimo consigliato dall'organizzazione mondiale della sanità: 80 grammi di carne rossa, ossia 30 kg l'anno. Qualche fettina in meno al mese fa bene anche alla salute, al clima, al benessere degli animali allevati, all'ambiente in genere. Maggiore attenzione dovrebbe essere prestata al consumo di energia, alla propria impronta di carbonio, alla produzione di rifiuti.
Infine, è utile che ognuno di noi sia informato sulla crisi della biodiversità e dei servizi ecosistemici e che sia pronto ad aderire a campagne di sensibilizzazione o scegliere di fare un’esperienza (ad esempio durante un periodo di vacanza) di volontariato a favore di specie animali protette o a rischio di estinzione, unendo così l’utile al dilettevole!