Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Struttura e contenuti della versione consolidata degli Annali Idrologici

 

PARTE I

SEZIONE A – TERMOMETRIA

  • Abbreviazioni e segni convenzionali
  • Contenuto delle tabelle – Consistenza della rete termometrica (numero di strumenti suddivisi per tipologia e per fascia altimetrica)
  • Elenco e caratteristiche delle stazioni termometriche
  • Tabella I – Osservazioni termometriche giornaliere (temperatura minima e massima rilevate giornalmente alle ore 9 antimeridiane, le rispettive medie mensili, la temperatura media del mese e dell’anno, nonché le medie del periodo; nel caso di valori misurati mediante termometri a minima e a massima, il valore minimo è assegnato al giorno stesso dell’osservazione, mentre il valore massimo è attribuito al giorno precedente)
  • Tabella II – Valori medi ed estremi della temperatura (per tutte le stazioni della Tabella I sono riportate le medie mensili e annue delle temperature minime e massime osservate giornalmente e delle temperature diurne, ossia delle temperature massime e minime osservate in uno stesso giorno)

SEZIONE B – PLUVIOMETRIA

  • Abbreviazioni e segni convenzionali – Terminologia
  • Contenuto delle tabelle – Consistenza della rete pluviometrica (numero di strumenti suddivisi per tipologia e per fascia altimetrica)
  • Elenco e caratteristiche delle stazioni pluviometriche
  • Tabella I – Osservazioni pluviometriche giornaliere (oltre alla quantità di pioggia caduta giornalmente, intesa come quella caduta nelle 24 ore che hanno preceduto la misura effettuata alle ore 09:00, per ogni stazione sono indicati i totali mensili e annuo della precipitazione e il numero di giorni piovosi; in grassetto sono indicati i cumulati massimi giornalieri per ciascun mese)
  • Tabella II – Totali annui e riassunto dei totali mensili delle quantità di precipitazione (per le stazioni della Tabella I sono riportati i totali mensili e annui delle quantità di precipitazione, indicando in grassetto il più elevato dei valori mensili e in corsivo il più basso)
  • Tabella III – Precipitazioni di massima intensità registrate ai pluviografi (per le stazioni dotate di pluviografo, e quindi di misuratore in continuo, sono riportati i totali di precipitazione più elevati registrati nell’anno per 1, 3, 6,12 e 24 ore consecutive, con la relativa indicazione del giorno e del mese a cui si riferiscono)
  • Tabella IV – Massime precipitazioni dell’anno per periodi di più giorni consecutivi (per tutte le stazioni pluviometriche, sono riportati i massimi valori di precipitazione registrati nell’anno per 1, 2, 3, 4 e 5 giorni consecutivi anche non appartenenti allo stesso mese o allo stesso anno purché l’inizio avvenga entro l’anno)
  • Tabella V – Precipitazioni di notevole intensità e breve durata registrate ai pluviografi (è riportato il valore, la durata e la data delle precipitazioni di maggiore intensità e di breve durata registrate dai pluviografi)
  • Tabella VI – Manto nevoso (per determinate stazioni e limitatamente ai mesi da gennaio a maggio e da ottobre a dicembre nei quali possono verificarsi precipitazioni nevose, sono riportati i valori delle altezze in cm dello strato nevoso sul suolo presenti nell’ultimo giorno delle tre decadi mensili, il numero di giorni in cui si sono avute precipitazioni nevose e il numero complessivo di giorni di permanenza della neve sul suolo)

PARTE II

SEZIONE A – AFFLUSSI METEORICI

  • Terminologia – Contenuto della tabella
  • Valori mensili e annui del contributo medio e dell’altezza di afflusso meteorico

SEZIONE B – IDROMETRIA

  • Abbreviazioni e segni convenzionali – Terminologia – Contenuto della tabella
  • Elenco e caratteristiche delle stazioni idrometriche (le stazioni sono raggruppate per bacini principali e per ciascuna di esse sono riportati: il tipo di strumento, la quota dello zero idrometrico in m.s.l.m, l’area del bacino sotteso in km2, l’altezza di massima piena e l’altezza minima relative a tutto il periodo di osservazione e la data in cui si sono verificate, l’anno di inizio delle osservazioni ed eventuali note riguardanti variazioni a cui la stazione o la sezione di misura è stata soggetta)
  • Tabella I – Altezze idrometriche giornaliere in cm (per alcune stazioni, riporta le altezze idrometriche meridiane rilevate direttamente dall’osservatore o dedotte dai diagrammi in corrispondenza del mezzogiorno)

SEZIONE C – PORTATE E BILANCI IDROLOGICI

  • Abbreviazioni e segni convenzionali – Terminologia
  • Contenuto delle tabelle
  • Carta delle stazioni di misura

Per ogni stazione di misura sono inoltre riportate le seguenti informazioni:

  • caratteristiche della stazione (superficie del bacino sotteso in km2, altitudine massima e media del bacino, zero idrometrico, distanza dalla foce, data di inizio delle osservazioni e delle misure, valori massimi e minimi di altezza idrometrica e portata e data in cui si sono verificate);
  • portate medie giornaliere in m3/s;
  • elementi caratteristici mensili ed annui, riferiti all’anno in esame e al precedente periodo di osservazione (portate massime, minime e medie giornaliere in m3/s; deflussi ed afflussi in mm; coefficienti di deflusso, intesi come rapporto tra i deflussi ed i corrispondenti afflussi);
  • portate medie giornaliere corrispondenti a valori caratteristici delle durate espressi in giorni;
  • scala numerica delle portate (scala di deflusso), intesa come la relazione analitica tra le portate e le altezze idrometriche rilevate nella sezione di misura, con indicazione dell’equazione di estrapolazione adottata per il tratto superiore della scala.

SEZIONE D – FREATIMETRIA

  • Abbreviazioni e segni convenzionali – Terminologia – Contenuto delle tabelle
  • Elenco e caratteristiche delle stazioni freatimetriche (le stazioni sono raggruppate per bacini principali e per ciascuna di esse sono riportati: il tipo di strumento, le coordinate geografiche, l’anno di inizio delle osservazioni, la quota sul medio marino del caposaldo di riferimento, dei livelli massimo e minimo con l’indicazione delle date in cui sono stati registrati e la media normale dei livelli misurati nel periodo di osservazione precedente)
  • Tabella I – Osservazioni freatimetriche giornaliere (altezza del livello liquido nel pozzo riferita al medio marino o a un piano di riferimento orizzontale, rilevata ogni 3 giorni a partire dal 1° del mese, e valore medio mensile)
  • Tabella II – Valori medi mensili e annui dei livelli freatici (per ciascuna stazione della Tabella I è  riportata la quota del piano campagna ove la stazione è situata e i valori medi mensili e annui dei livelli freatici)

SEZIONE E – TRASPORTO TORBIDO

  • Terminologia:
    • Portata torbida (kg/s): peso del materiale solido in sospensione attraversante la sezione nell’unità di tempo
    • Torbidità specifica (kg/m3): quoziente tra i valori della portata torbida e della portata liquida nella sezione e nell’unità di tempo
    • Deflusso torbido (ton): peso del materiale solido in sospensione che ha attraversato la sezione nell’intervallo di tempo considerato
    • Portata torbida media (kg/s): quoziente fra il deflusso torbido relativo a un determinato intervallo di tempo e il numero di secondi che compongono l’intervallo stesso
    • Deflusso torbido unitario (ton/km2): quoziente tra il valore del deflusso torbido relativo a un determinato intervallo di tempo e l’area del bacino imbrifero sotteso

Per ogni stazione di misura sono riportate le seguenti informazioni:

  • caratteristiche della stazione: superficie del bacino sotteso in km2, altitudine massima e media del bacino, zero idrometrico, distanza dalla foce, data di inizio delle osservazioni e delle misure, portata torbida media annua, valore medio annuo della torbidità specifica, deflusso torbido unitario medio;
  • elementi caratteristici per l’anno in esame: valori massimo, minimo e medio per i vari mesi e nell’anno di torbidità specifica, portata torbida;  deflusso torbido e deflusso torbido unitario per ciascun mese e nell’anno.

SEZIONE F – INDAGINI E STUDI IDROLOGICI ED EVENTI DI CARATTERE ECCEZIONALE

L’analisi di eventi eccezionali in genere avviene attraverso un primo inquadramento dell’evento sia dal punto di vista spaziale che temporale (individuazione dei bacini interessati, delle località particolarmente colpite e dei giorni in cui l’evento si è verificato) seguito dalla descrizione del fenomeno dal punto di vista delle condizioni meteorologiche e idrometriche anche con rappresentazione grafica dell’andamento delle varie grandezze misurate durante l’evento (portata, pioggia, temperatura, pressione, direzione e velocità del vento), della localizzazione delle aree allagate e della loro estensione, talvolta con l’ausilio di apposita planimetria delle zone allagate e di materiale fotografico. Al termine dell’analisi sono riportate alcune considerazioni complementari anche alla luce dei maggiori eventi occorsi nel periodo di misura precedente.

MAREOGRAFIA

Per ciascuna stazione mareografica sono riportate le seguenti informazioni:

  • caratteristiche della stazione: inizio delle registrazioni, descrizione del sito che ospita la stazione, quota dello zero idrometrico, livello massimo e minimo del mare, massime ampiezze di marea, e massima escursione annua e relativi anni in cui si sono verificati;
  • elementi caratteristici dell’anno: livello medio del mare, decadico, mensile ed annuo; livello massimo e minimo assoluti nei vari mesi e nell’anno; ampiezza massima della marea ed escursioni mensili ed annua.

Di seguito si riportano alcuni dei più comuni simboli utilizzati negli Annali e il relativo significato:

Simbolo

Significato

?

Dato incerto

>>

Dato mancante

-

In sostituzione del dato di pioggia indica un valore nullo di precipitazione; anteposto a un valore di altezza idrometrica indica che la quota misurata è al di sotto dello zero idrometrico.

*

Precipitazione nevosa

[ ]

Dato interpolato

Oltre agli Annali Idrologici, venivano realizzate pubblicazioni cosiddette “Speciali” che contenevano i risultati di attività volte alla conoscenza dell’ambiente idrografico, allo studio di eventi idrologici estremi (siccità e alluvioni), e all’analisi dei regimi degli afflussi e dei deflussi superficiali e sotterranei (ad es., la pubblicazione n. 17 – “Caratteristiche dei corsi d’acqua italiani”).