Concluso con successo il trasbordo degli agenti chimici siriani nel porto di Gioia Tauro. Il contributo tecnico-scientifico di ISPRA per la sicurezza ambientale delle operazioni.
Dopo circa 12 ore dall’arrivo nell’area portuale di Gioia Tauro del cargo danese Ark Futura, si è concluso il trasbordo delle armi chimiche siriane sulla nave americana Cape Ray, che è subito ripartita per le acque internazionali, dove completerà, in 60 giorni circa, le operazioni a ciclo chiuso di neutralizzazione delle sostanze chimiche pericolose giunte dalla Siria.
A sorvegliare sulle attività, il Centro di monitoraggio e controllo, insediatosi il 1 luglio e coordinato dal Prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino. Ne hanno fatto parte, a testimonianza della trasparenza con cui si sono svolte le delicate operazioni, una rappresentanza parlamentare e gli esponenti degli Enti locali, oltre naturalmente a funzionari e tecnici dell’OPAC (Organizzazione per il controllo sulle armi chimiche) e delle Amministrazioni e organi tecnici coinvolti nel complesso apparato predisposto per la gestione ed il controllo, tra cui i Vigili del fuoco, la Capitaneria di Porto, le Forze dell’ordine, l’ISPRA, l’Arpacal; ha preso parte ai lavori, anche il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, in occasione dell’avvio delle attività di monitoraggio e successivamente al sopralluogo effettuato presso il teatro delle operazioni.
Nel porto di Gioia Tauro, vista l’importanza politica internazionale dell’operazione, è stata assicurata, la vigilanza di security, sia lato terra che lato mare, per tutta la durata delle operazioni, mentre la sicurezza dei lavoratori e della popolazione e la tutela dell’ambiente è stata garantita attraverso il rigoroso rispetto delle procedure e delle misure (incluse quelle per la gestione di eventuali emergenze) già previste ed adottate nel porto per la movimentazione di merci pericolose.
Il Ministero dell’ambiente, l’ISPRA e, localmente, l’ARPA Calabria sono stati coinvolti sin dalle fase iniziali per la definizione delle condizioni necessarie all’effettuazione dell’operazione in condizioni di sicurezza ambientale.
ISPRA, in particolare, ha contribuito a definire i criteri per la scelta da parte del Governo italiano del porto nazionale più idoneo allo svolgimento del trasbordo ed ha, successivamente, proseguito il suo impegno attraverso la partecipazione alle riunioni di impostazione e di perfezionamento delle pianificazioni già in atto nell’area portuale; successivamente, come concordato, l’Istituto ha proseguito la propria attività di collaborazione tecnico-scientifica interfacciandosi con il Comando Provinciale VV.F. di Reggio Calabria incaricato della stesura dei documenti tecnici di pianificazione per la gestione di eventuali emergenze ambientali connesse alle operazioni, mettendo a disposizione le competenze ed esperienze maturate nell’ambito della sicurezza industriale, della gestione delle sostanze pericolose e delle emergenze ambientali in mare.
Nel corso della fase più propriamente operativa, l’Istituto ha, come detto, contribuito, con i suoi tecnici e ricercatori, alle attività del Centro di monitoraggio e controllo insediato presso la Prefettura di Reggio Calabria, che ha monitorato in via continuativa, via diretta streaming e con un sopralluogo nel porto, le operazioni di trasbordo fino alla loro ultimazione.
Tutte le attività dell’ISPRA sono state caratterizzate dallo stretto raccordo con l’ARPA Calabria, che ha a sua volta attivamente contribuito alla definizione ed all’attuazione del piano di prevenzione ambientale messo in atto dalla Prefettura, in particolare attraverso il posizionamento di due centraline di monitoraggio della qualità dell’aria presso i due centri urbani più vicini all’area portuale, Gioia Tauro e S.Ferdinando, ed effettuando, con la Capitaneria di porto, campionamenti delle acque nello specchio di mare antistante.
Il ministro dell’Ambiente, commentando l’esito delle operazioni, ha messo in evidenza la prova di grande efficienza dimostrata dall’Italia in questa delicata operazione di sicurezza internazionale, che presentava anche importanti aspetti legati alla salvaguardia ambientale, affrontati con la massima professionalità e dimostrando, oltre che l’eccellenza delle strutture portuali italiane, le alte competenze di tutto il personale impegnato nelle operazioni, che ha ringraziato a nome del Governo.