Istituto Superiore per la Protezione
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Parco Nazionale dell’Aspromonte

Uno dei parchi maggiormente colpiti durante la stagione estiva del 2021 è stato il Parco Nazionale dell’Aspromonte, dove sono andati in fumo circa 3 730 ha suddivisi in: latifoglie decidue 715 ha, latifoglie sempreverdi 831 ha e conifere 2 184 ha, contribuendo al 84.7% delle coperture forestali soggette ad incendi in parchi nazionali di tutto il territorio nazionale (4 404 ha). Come si evince della Figura 1 il settore maggiormente interessato dagli incendi è quello meridionale del parco. Tuttavia, seppur trattandosi di una porzione superficiale relativamente piccola, l’evento è risultato di grande impatto ambientale – e mediatico – visto che l’incendio ha attaccato due boschi vetusti: la Faggeta di Valle Infernale (patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco) e il Bosco di Acatti (vedi Sabatini et al. [2021]), entrambi custoditi all’interno dell’area protetta. Complessivamente i due boschi vetusti coprono circa 41 ettari formati da boschi di Pino Laricio (Acatti ca 22 ha) e da faggete miste ad Abete Bianco (Valle Infernale ca 19 ha). Nella Valle Infernale risultano interessati dall’incendio alcune porzioni a latifoglie e conifere inferiori all’ettaro; diver- samente nel Bosco di Acatti risulta impattata una superficie di circa 15 ha (70%), suddivisi in 8 ha di conifere e 7 ha di latifoglie decidue.

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Figura 1:Distribuzione delle aree percorse da incendio nell’anno 2021 e rilasciate da European Forest Fire Information System (EFFIS) (poligoni neri) per il Parco Nazionale dell’Aspromonte (poligono blu)nella Regione Calabria. Viene riportata anche la classi- ficazione degli ecosistemi forestali ottenuta grazie al Ecosystems Classification Model - Forest4 (ECM-F4) relativo all’anno 2020 e la classe prateria proveniente dal layer High Layer Resolution Land Monitoring Service Copernicus (HLR)