Belluno
Longarone - Ponte nelle Alpi 23/03/2022
Nella serata del 22 marzo 2022 si è innescato un vasto incendio boschivo all’interno dei confini comunali di Longarone (BL) nelle località di Igne e Soffranco. A seguire, nella mattina di mercoledì 23 marzo, alla distanza di circa 4 Km dal primo focolaio, si è sviluppato un ulteriore vasto incendio lungo i versanti orientali di Cima Beccola nel comune di Ponte nelle Alpi e Longarone. Le aree interessate dalle fiamme sono risultate molto ampie, investendo sia la sinistra orografica del torrente Maè, da quota 650 a quota 1000 metri s.l.m., e la destra orografica del fiume Piave, da quota 700 a 1100 metri s.l.m., con un fronte di fuoco di alcuni chilometri.(fonte: Il Mattino di Padova)
Come mostrato in Figura 1, nel complesso la superficie interessata dall’incendio del 22 marzo è stata di 578 ha di cui 406 ha con coperture boschive (ca. 70%) per la maggior parte riconducibili a coperture di latifoglie decidue (348 ha) e una minima parte di conifere (30 ha). Nel caso dell’evento del 23 marzo a Longarone le coperture boschive interessate sono state di 157 ha, di cui 144 ha (ca. 91%) di boschi di latifoglie decidue. Le aree incendiate risultano entrambe ai margini di siti naturali protetti. In dettaglio, per quanto riguarda l’incendio di Ponte nelle Alpi è sito nel settore orientale del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e della ZPS/ZSC ”Dolomiti Feltrine e Bellunesi”, mentre l’area dell’incendio di Longarone è sita nel settore meridionale della ZSC “Val Tovanella-Bosconero”. In entrambi i casi le superfici forestate interessate risultano esigue rispetto alla dimensione delle superfici boschive del PNZ delle Dolomiti Bellunesi e del sito ZSC Dolomiti Feltrine e Bellunesi (ca. l’1% rispetto ai 10 000 ha di foreste, fonte Formulario Standard IT3230083) e del sito RN2000 “Val Tovanella- Bosconero” (ca. il 3% rispetto ai 3000 ha di foreste, fonte Formulario Standard IT3230031).
Da quanto emerge nella relazione dell’ARPAV “Monitoraggio ricadute incendio boschivo di Longarone nei territori provinciali di Belluno e Treviso 23-27 marzo 2022”, nella mattinata del 24 marzo si sono registrate numerose segnalazioni relative alla presenza di fumo dalle aree direttamente interessate della provincia di Belluno e da un’ampia porzione del territorio provinciale di Treviso. Le attività di monitoraggio e campionamento effettuate dall’ARPAV nelle aree maggiormente interesse dall’evento hanno evidenziato le ricadute dell’incendio boschivo in un’ampia area a sud della zona colpita, con picchi di concentrazioni che si differenziavano dal punto di vista geografico e temporale in funzione delle variabili meteorologiche e della capacità di dispersione atmosferica. La zona era infatti compresa in una vasta area anti-ciclonica sull’Europa centro-meridionale con debole circolazione al suolo. Evidenziando che nessuno dei campionamenti effettuati in via precauzionale per la determinazione dei composti organici volatili ha dato riscontro di anomalie di sorta, le ricadute dell’evento sono state sostanzialmente circoscritte a polveri e Idrocarburi policiclici aromatici (IPA), per i quali successivamente all’evento, vi è stato un sensibile aumento delle concentrazioni normalmente rilevate nel periodo.
A differenza degli altri casi descritti, l’evento in questione non riguarda esclusivamente l’area biogeografica mediterranea o strettamente ad essa connessa (vd. la zona continentale del caso del goriziano), ma un territorio a confine tra le zone montuose prealpine e più strettamente alpine (area biogeografica alpina). Stante la collocazione geografica e le condizioni climatiche locali dei settori alpini e prealpini meridionali, questo evento è, in termini di superficie boschiva, il più vasto registrato in tutto l’arco alpino e prealpino dal 2018 ad oggi. Come è noto la stagione degli incendi nell’area alpina del territorio italiano è compresa tra febbraio-marzo in corrispondenza di periodi siccitosi dovute alle condizioni climatiche locali del periodo, fortemente caratterizzate dai fattori orografici locali. Inoltre, dalla disamina della serie storico dal 2018 al 2022, all’interno dei comuni di Longarone - Ponte nelle Alpi non risultano eventi nell’ultimo quinquennio ad eccezione del 2022.