È possibile un contatto con gli animali selvatici?
Anteprima a Bologna del film di Andrea Dalpian “Il contatto” patrocinato da ISPRA
Ulisse e Achille, due cuccioli di lupo rinvenuti in difficoltà e portati al Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica di monte Adone, vengono assistiti e reintrodotti progressivamente in natura. “L’imprinting nei confronti dell’uomo solitamente condanna alla cattività i lupi recuperati ancora cuccioli; in Europa non era mai stato tentato il rilascio di individui riabilitati dall’uomo sin dalle prime settimane di vita (in questo caso 10 e 20 giorni circa). L’ambizioso obiettivo di rilasciarli in natura, dopo il necessario periodo di riabilitazione, ci ha portati ad intraprendere un complesso percorso sperimentale durante il quale il contatto con l’uomo è stato limitato al minimo necessario per le loro cure” spiega Elisa Berti, direttrice del Centro.
ISPRA ha fornito i permessi necessari per portare a termine questa operazione, “Il fine ultimo del nostro lavoro è la conservazione della fauna selvatica e della natura. Abbiamo un ruolo di valutazione e controllo che indirizza l’operato dei tantissimi tecnici direttamente impegnati sul campo, cercando di assicurare dei pareri scientificamente rigorosi, chiari e comprensibili, istruiti in modo trasparente” dice Piero Genovesi responsabile del servizio per il Coordinamento per la fauna selvatica di ISPRA.
“Il contatto”, è un film prodotto da PopCult Docs, che racconta la storia di Ulisse e Achille, fino al loro rilascio in natura. È stato girato con una straordinaria attenzione nel limitare al massimo il disturbo ai cuccioli e ponendosi l’obbiettivo di non spettacolarizzarne, per un consumo prettamente umano, la presenza scenica. Una immersione progressiva in un mondo fatto di suoni, ambienti e differenti scansioni temporali, che apre delle finestre inaspettate sulla vita selvatica del lupo.
Intervento di Piero Genovesi alla presentazione del film “Il Contatto”
Pagine ufficiali ISPRA su monitoraggio nazionale del lupo