Informazioni generali
Con l’emanazione del D.lgs 152 del 2006 (Italia, 2006 ) e dei successivi decreti attuativi, D.M. n 131/08 “Metodologie per l’individuazione dei Tipi Fluviali (Italia, 2008), D.M. 56/09 “Criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l'identificazione delle condizioni di riferimento”(Italia, 2009) ed il D.M. 260/10 “Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali” (Italia, 2011), che recepiscono la Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE (Unione Europea, 2000), gli elementi biologici hanno assunto un ruolo fondamentale nell’analisi dello stato di salute degli ecosistemi fluviali; infatti, la valutazione dello stato ecologico si basa principalmente sull’analisi delle comunità vegetali e animali che popolano i corsi d’acqua.
Le attuali norme in vigore per valutare lo stato ecologico dei corpi idrici prevedono l’indagine di tutti i livelli della catena trofica partendo dai produttori primari, fitobenthos, fitoplancton e macrofite, ai consumatori macroinvertebrati e pesci. Di concerto, a scala europea, per il fitobenthos sono state scelte come rappresentative le comunità diatomiche, essendo una delle componenti principali di questo elemento biologico. Questa nuova impalcatura normativa ha dato notevole impulso allo sviluppo di conoscenze e allo sviluppo di metodologie di indagine per l’analisi dei diversi elementi biologici.
È diventato quindi importante mettere a disposizione degli strumenti utili per la valutazione dello stato ecologico e in questo contesto si inserisce “l’ Atlante delle diatomee bentoniche dei corsi d’acqua italiani”. Dopo la messa a punto dei protocolli di campionamento (APAT, 2007) , del metodo di classificazione (Mancini & Sollazzo, 2009) e della lista delle diatomee italiane (Puccinelli et al., 2012) il passaggio successivo è stato quello di fornire una guida iconografica per l’ identificazione delle diatomee bentoniche. L’ atlante comprende la descrizione di 200 specie, e sono da considerarsi materiale di riferimento i vetrini in cui esse sono state individuate. Le operazioni di preparazione dei vetrini permanenti, acquisizione delle immagini al microscopio ottico e la relativa elaborazione delle stesse, sono state effettuate presso i laboratori Ispra del “Servizio di Metrologia Ambientale” secondo le procedure descritte nel “Protocollo di campionamento e analisi delle diatomee bentoniche dei corsi d’acqua” (ISPRA, 2007). Tale protocollo è stato predisposto sulla base delle informazioni contenute nelle norme internazionali esistenti (CEN EN 13946, 2003; CEN EN 14407, 2004).