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Palermo

Considerando solo gli eventi che hanno prodotto nel 2023 una superficie forestale percorsa da incendio uguale o superiore ai 50 ha, nella provincia di Palermo risultano 13 incendi: 9 sono avvenuti tra il 24 e il 27 luglio 2023 e i 4 rimanenti il 21 e il 23 settembre 2023 (vedi Figura 1).

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Figura 1: Poligoni neri: distribuzione delle aree percorse da incendio nell’anno 2023 e rilasciate da EFFIS per la provincia di Palermo. Poligoni blu: aree percorse da incendio occorse nei due periodi dal 24 al 27 luglio e il 21 settembre. Viene riportata anche la classificazione degli ecosistemi forestali ottenuta grazie al prodotto Ecosystems Classification Model - Forest4 (ECM-F4) relativo all’anno 2020 e la classe prateria proveniente dal layer Copernicus HLR.


I soli incendi di luglio hanno interessato 2 987 ha di habitat forestali. L’evento più esteso, ha riguardato i comuni di Aliminusa, Bagni, Belsito, Cerda, Collesano, Montemaggiore, Scillato e Sclafani, dove il 24 luglio è bruciata una superficie forestale complessiva di 1104 ha, di cui 1004 ha appartenenti alla sola categoria forestale delle latifoglie sempreverdi. Si tratta di un incendio che ha colpito anche una Zona Speciale di Conservazione (Rete Natura 2000) “Boschi Granza” (ITA020032) che include anche la Riserva Naturale orientata Bosco di Favara e Bosco Granza. La sola ZSC sopra citata è stata interessata per circa 742 ha di superficie boschiva, in aree con boschi a prevalenza di sughere, roverelle e leccio. (Figura 2)

Sempre il 24 luglio 2023, un altro evento importante ha colpito i comuni di Palermo, Giardinello, Monreale, Montelepre e Torretta, dove sono bruciate superfici forestali complessive per 359 ha. Gli ecosistemi forestali maggiormente colpiti riguardano le categorie delle latifoglie sempreverdi e delle conifere. Anche in questo caso gli eventi hanno interessato una Zona Speciale di Conservazione “Raffo Rosso, Monte Cuccio e Vallone Sagana”. L’area, conosciuta come i “Monti di Palermo”, comprende principalmente foreste artificiali, soprattutto di conifere appartenenti al genere Pinus e Cipressus, nonchè boscaglie a leccio.

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Figura 2: Distribuzione delle aree percorse da incendio il 24 luglio 2023 e rilasciate da EFFIS (poligono nero) per l’area pa- lermitana tra i comuni di Aliminusa, Bagni, Belsito, Cerda, Collesano, Montemaggiore, Scillato e Sclafani. In blu i confini dei siti afferenti alla Rete Natura 2000 e in grigio i confini delle aree protette appartenenti alla rete EUAP. Viene riportata anche la classificazione degli ecosistemi forestali ottenuta mediante il prodotto ECM-F4 relativo all’anno 2020 e la classe prateria proveniente dal layer Copernicus HLR.

Il 25 luglio un nuovo evento nella provincia di Palermo ha coinvolto i comuni di Cefalù, Gratteri e Isnello. In questo caso è stata percorsa da incendio una superficie forestale di 409 ha che ha intaccato la porzione boschiva delle foreste di latifoglie sempreverdi a sughere e lecci del settore settentrionale del Parco Naturale delle Madonie e la Zona Speciale di Conservazione “Boschi di Gibilmanna e Cefalù” (vedi Figura 3).

Eventi importanti ma di minore estensione per la parte boschiva sono gli eventi avvenuti il 24 luglio nei comuni di Capaci, Isola delle Femmine, Palermo e Torretta (386 ha di boschi tra boscaglie di leccio e boschi di conifere) ed il 25 e 27 luglio ad Altofonte, Belmonte, Mezzagno e Palermo, rispettivamente di 269 ha e 238 ha di coperture arboree (latifoglie sempreverdi e conifere).

I quattro grandi incendi di settembre hanno percorso complessivamente 222 ha di superficie boschiva, suddivisi in 147 ha di latifoglie sempreverdi (boscaglie di leccio) e 58 ha di boschi di conifere. L’evento di maggior rilievo nel mese di settembre è stato quello del 21, che ha visto coinvolti i territori dei comuni di Cefalù, Collesano, Gratteri e Lascari. L’area forestale coinvolta si stima in circa 489 ha, di cui 447 ha nella categoria forestale delle latifoglie sempreverdi (macchia mediterranea e boscaglie di leccio) e circa 8 ha di boschi di conifere (prevalentemente piantagioni). L’incendio ha colpito per la maggior parte aree a vocazione agricola (circa il 60%) e in parte ha anche interessato aree protette. In paticolare, l’area protetta ricade in parte del settore settentrionale sub-montano del Parco Regionale delle Madonie (sito Natura 2000), per 973 ha.

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Figura 3: Dispersione plume atmosferici (a) e fronti di fiamma attivi (b) nell’incendio avvenuto nell’area del Parco Naturale delle Madonie, in provincia di Palermo. Acquisizione LANDSAT 8 OLI del 25 luglio 2024 alle ore 11:41 locali. Elaborazione dati ISPRA CRE-CSA.