Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Attività ISPRA a supporto tecnico-scientifico della Commissione VIA VAS

Nell'ambito del supporto al funzionamento della Commissione Tecnica di Valutazione Ambientale -VIA/VAS, la sezione VIA di ISPRA fornisce supporto alle attività istruttorie preliminari dei progetti sottoposti a VIA di interesse Nazionale. L’attività si svolge tramite gruppi di lavoro tecnico-specialistici, operanti secondo una procedura interna standardizzata, ed è finalizzata alla predisposizione di documenti di analisi degli studi di impatto ambientale, contenenti la valutazione multidisciplinare della completezza dello studio, della correttezza delle informazioni di base, della solidità scientifica delle elaborazioni. Vengono altresì analizzate le “mitigazioni/compensazioni” previste nell’opera ed il “progetto di monitoraggio”, utile a verificare le previsioni degli impatti ambientali contenute nel SIA.

Il contributo ISPRA si suddivide in due fasi distinte:

  1. Fase 1: analisi dello Studio di Impatto Ambientale (SIA) e dei documenti progettuali e individuazione degli eventuali elementi tecnici per la richiesta di integrazioni.
  2. Fase 2: analisi delle integrazioni fornite dal Proponente e individuazione delle eventuali criticità residue.

La struttura del documento viene articolata conformemente all’ art. 22 e all'Allegato VII alla parte II del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.

Per quel che riguarda la normativa tecnica, il  D.P.C.M. 27 dicembre 1988 è stato abrogato nel 2017 e la proposta di Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale-Valutazione di impatto ambientale, pubblicata come Linee Guida SNPA n. 28/2020 costituisce ad oggi lo strumento più aggiornato per la redazione e la valutazione degli studi di impatto ambientale (per le opere riportate negli allegati II e III della parte seconda del D.Lgs. 152/06 s.m.i.).  Le indicazioni della Linea Guida integrano i contenuti minimi previsti dall’art. 22 e le indicazioni dell’Allegato VII, e sono riferite a diversi contesti ambientali e diverse categorie di opere, con l’obiettivo di fornire indicazioni tecniche chiare ed esaustive.

Il documento SNPA è stato presentato dai suoi stessi autori in una serie di webinar nel Marzo 2021.

L’analisi dei fattori ambientali è affidata ad esperti tematici, guidati da un coordinatore. Il documento finale ISPRA è suddiviso in: premessa amministrativa, sintesi del SIA, osservazioni del pubblico, elementi tecnici per la richiesta di<integrazioni, elenco/sintesi delle integrazioni inviate dal proponente, criticità residue. Ogni criticità viene contestualizzata riportando commenti e considerazioni tecniche che possano evidenziare probabili carenze, errori, imprecisioni, etc. Le eventuali criticità residue, individuate dal gruppo di lavoro ISPRA, possono essere utilizzate dalla CTVIA come condizioni/raccomandazioni nella redazione del parere di compatibilità ambientale.

Tra le attività svolte possiamo citare il supporto istruttorio sulle tipologie di progetti indicati nell’Allegato I, della Direttiva VIA, quali:

punto 7a) Costruzione di tronchi ferroviari per il traffico a grande distanza, nonché aeroporti  con piste di decollo e di atterraggio lunghe almeno 2100 m.

Alcuni progetti: Nuova linea Alta Velocità/Capacità Venezia-Trieste e Torino-Lione, la linea AV/CV "Terzo valico dei Giovi”, l’AV/AC Verona-Padova, l’AV Brescia-Verona, il raddoppio della tratta Cancello-Benevento nell’itinerario Napoli-Bari. I gruppi di lavoro, per tali tipologie di opere, hanno analizzato, tra gli specifici aspetti degli studi: la quantificazione della riduzione del traffico veicolare; le campagne geognostiche per definire le condizioni di pericolosità di aree a rischio idrogeologico; le verifiche di stabilità di versante e gli eventuali interventi di sistemazione; l’interferenza dell’opera con la falda; la determinazione dei livelli acustici ante-operam, post operam e post mitigazione dei ricettori presenti nell’area; l’impatto dell’opera per la componente rumore e i suoi eventuali riflessi sulla salute; il rischio archeologico e l’interferenza con manufatti e testimonianze storiche; gli interventi di inserimento paesaggistico e le opere a verde.

In relazione agli ampliamenti degli aeroporti di Brindisi, Ciampino, Firenze, Foggia, Malpensa, Pisa, Venezia, i gruppi di lavoro hanno analizzato, tra gli specifici aspetti degli studi: le indicazioni tecnico finalizzate a garantire lo svolgimento in maniera efficace/efficiente delle funzioni di monitoraggio e controllo del rumore generato dagli aerei e il livello di inquinamento acustico prodotto dall’insieme di tutte le sorgenti sonore in aree esterne all’intorno aeroportuale; la valutazione di incidenza sugli habitat e le specie inserite negli All. I-II della Dir. 92/43/CEE e Dir. Uccelli 2009/147/CEE e le opere di compensazione finalizzate alla realizzazione di habitat ecologicamente simili a quelli impattati; gli impatti sull’ambiente idrico (nonchè su quello lagunare nell’area di Venezia).

punto 7b) Costruzione di autostrade e vie di rapida comunicazione; punto 7c) costruzione di nuove strade a quattro o più corsie o raddrizzamento e/o allargamento di strade esistenti ....etc.

Alcuni progetti: la quinta corsia dell’Autostrada A8 Milano Laghi, il collegamento del Porto di Civitavecchia con il nodo intermodale di Orte (S.S.675 Umbro Laziale), l’Autostrada Broni-Pavia-Mortara. I gruppi di lavoro, per tali tipologie di opere, hanno analizzato tra gli specifici aspetti degli studi: il bilancio dei materiali da scavi e demolizioni; le movimentazioni in aree di cantiere e i trasporti a discarica; i modelli di dispersione atmosferica utilizzati; le mappature di isoconcentrazione degli inquinanti; il dilavamento delle acque meteoriche del piano stradale; gli sversamenti di sostanze chimiche inquinanti; le specie arboree ed arbustive ritenute idonee a mitigare gli impatti dell’opera.

punto 8a) Vie navigabili e porti di navigazione interna che consentono il passaggio di navi di stazza superiore a 1350 tonnellate; punto 8b) porti marittimi commerciali, moli di carico e scarico …..etc.

In relazione ai progetti delle aree portuali di Ancona, Pescara, Venezia, etc, i gruppi di lavoro hanno analizzato, tra gli specifici aspetti degli studi: l’idromorfologia e la idrodinamica terrestre; la valutazione di incidenza sugli habitat e le specie inserite negli All. I-II della Dir. 92/43/CEE e Dir. Uccelli 2009/147/CEE; l’inquinamento atmosferico causato dai motori in esercizio in banchina e la valutazione della qualità dell’aria; i modelli di propagazione del rumore in mare; l’aumento del traffico sulla morfologia costiera in termini di erosione e variazioni batimetriche; la qualità delle acque, per incrementi di torbidità e risospensione di sedimenti inquinanti; l’inquinamento luminoso con riverberi e specchiature in acqua e nel paesaggio.

punto 14) Estrazione di petrolio e gas naturale a fini commerciali, ….; punto 22) Siti di stoccaggio …..,  stoccaggio geologico di biossido di carbonio; punto 23) Impianti per la cattura di flussi di CO2 …. o impianti di cattura.

Alcuni progetti: opere offshore/onshore nel golfo di Trieste, i rigassificatori di GNL a Brindisi, Livorno, Gioia Tauro, il serbatoio di stoccaggio di gas naturale all’interno di un acquifero carbonatico a Rivara. I gruppi di lavoro, per tali tipologie di opere, hanno analizzato tra gli specifici aspetti degli studi: la classificazione sismica e il rischio di liquefazione in aree caratterizzate da sprofondamenti; gli interventi di bonifica necessari; la caratterizzazione dei sedimenti necessaria per la realizzazione delle opere a mare; le aree interessate dalla realizzazione dei pontili e delle altre opere marittime, i traffici marittimi, la navigabilità e le manovre di ormeggio delle navi; la caratterizzazione del moto ondoso; la valutazione del rischio di incidente rilevante.

punto 16) Condutture di diametro superiore a 800 mm e di lunghezza superiore a 40 km: a) per il trasporto di gas, petrolio e prodotti chimici;  punto 20) Costruzione di elettrodotti aerei con un voltaggio di 220 kV o superiore e di lunghezza superiore a 15 km.

Alcuni progetti: l’Elettrodotto Italia-Malta e dell’Isola d’Elba, il metanodotto Algeria/Italia e il Trans Adriatic Pipeline. I gruppi di lavoro, per tali tipologie di opere, hanno analizzato tra gli specifici aspetti degli studi: le portate in corrente in servizio per le zone geografiche attraversate dall’opera; le aree di rispetto degli elementi storico-culturali locali; il contesto geologico/geomorfologico e la verifica della stabilità dei suoli; la progettazione meccanica/elettrica; l’inserimento dell’opera e del tracciato (punto di approdo, tracciato on-shore e off-shore); la valutazione del rischio da incidente rilevante; la movimentazione di sedimenti in ambiente marino; gli effetti delle pose delle condutture sul suolo e le correnti marine; gli effetti sulla circolazione idrica sotterranea; i crono-programmi dei lavori in relazione ai periodi di riproduzione delle specie;  l’incidenza su tutti i Siti di Interesse Comunitario prossimi al progetto.

punto 2a) Centrali termiche e altri impianti di combustione con potenza termica pari o maggiore di 300 MW.

Sui progetti della centrale termoelettrica di Pianopoli o della Centrale da 1980 MW di Porto Tolle (RO), i gruppi di lavoro, per tali tipologie di opere, hanno analizzato tra gli specifici aspetti degli studi: i piani di monitoraggio in corso d’opera e post operam della qualità dell’aria; l’ubicazione delle centraline di qualità dell’aria per l’analisi delle ricadute degli inquinanti; gli interventi di mitigazione/compensazione da realizzare nell’area vasta; le descrizioni delle specie che caratterizzano l’agro-ecosistema circostante e le possibili interferenze su vegetazione, flora e fauna; il contributo delle emissioni in atmosfera (ossidi di zolfo e azoto) al processo di acidificazione delle piogge e dei suoli.

Tra le tipologie indicate nell’Allegato II i gruppi di lavoro hanno analizzato alcuni progetti di prospezioni e coltivazioni. Gli specifici aspetti trattati riguardavano: la valutazione dell'impatto acustico dovuto alle prospezioni geofisiche e la realizzazione delle opere per la messa in produzione dei pozzi; le caratteristiche dei piping di connessione; i sistemi di controllo generale e pneumatico; la gestione della manutenzione degli impianti; i sistemi di rilevazione ed estinzione incendi; il rischio di sismicità e di subsidenza; i rischi connessi con le attività di cantiere legati alla sicurezza e salute degli addetti; la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali; l’analisi di rischio globale, dei possibili scenari incidentali causati da eventi eccezionali, da eventi naturali, da errori umani, da malfunzionamenti; i valori di portata di esercizio di tutto il percorso del gas nell’impianto, dalla pressione di pozzo a quella di consegna.

Un esempio particolare riguarda il lavoro svolto sull’Attraversamento stabile dello Stretto di Messina per il quale, sono state coinvolte, dal 2011 al 2013, 45 unità di personale, suddivise in 4 gruppi, che hanno esaminato: il progetto definitivo dell'Attraversamento e dei collegamenti stradali/ferroviari sui versanti Calabria e Sicilia; le opere di collegamento dell'Attraversamento con la Linea Battipaglia-Reggio Calabria; la Valutazione di incidenza sugli habitat e le specie inserite negli All. I-II della Dir 92/43/CEE e Dir. Uccelli 2009/147/CEE, interessate dal progetto. ISPRA ha anche elaborato le osservazioni tecniche sulle criticità sollevate dalla Commissione Europea nella Procedura d’Infrazione 2003/4090, ex art. 226 del Trattato CE, per l’impatto ambientale sugli habitat interessati dal progetto, che aveva evidenziato impatti significativi e permanenti dovuti alle strutture del pontile del cantiere e delle opere di protezione dei piloni sul regime idraulico locale, con conseguente alterazione generale della qualità dell’ambiente ed effetti sulle specie ittiche e sull’avifauna migratoria, impatti a valle dei quali non erano state identificate misure di mitigazione adeguate.

Un altro esempio di particolare rilevanza è il lavoro svolto sui molteplici progetti riguardanti la Laguna di Venezia, aventi come obiettivo l’allontanamento delle grandi navi e l’estromissione del traffico petroli dalla laguna, per i quali i gruppi di lavoro ISPRA sono stati coinvolti sulle VIA di: Nuovo porto passeggeri a Porto Marghera, Avamporto galleggiante per grandi navi alla Bocca di Lido diVenezia, Terminal Plurimodale off-shore al largo della costa veneta, Adeguamento via acquea di accesso alla stazione marittima di Venezia e riqualificazione delle aree limitrofe al Canale Contorta Sant'Angelo, Venis Cruise 2.0-Nuovo Terminal Crociere a Bocca di Lido e il Master Plan dell’Aeroporto Internazionale di Venezia Tessera.