Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Cosa sono i pareri

I pareri sono l’espressione, in forma scritta, delle valutazioni tecniche di ISPRA su tematiche che riguardano la gestione e la conservazione faunistica ed ambientale e vengono espressi, ai sensi della normativa vigente, in risposta a richieste avanzate dalle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato (ministeri, regioni, province autonome e parchi) e da altri interlocutori.  Come affermato dal Consiglio di Stato, Sez. III, sent. 22 giugno 2018 n. 3852 e dalla Corte Costituzionale con sentenza 22 maggio 2013, n. 90 la funzione svolta dai pareri esplica un rilievo centrale nell’individuare standard minimi ed uniformi di protezione ambientale come tali ricadenti nella sfera legislativa  esclusiva dello Stato.

La richiesta di un parere ad ISPRA è obbligatoria per alcune importanti tematiche indicate dalla legge nazionale n. 157 dell’11 febbraio 1992 e successive modifiche (per esempio i calendari venatori o il controllo di fauna che arreca danni) per le quali l’Amministrazione di riferimento è tenuta a richiedere il parere prima dell’adozione del relativo atto deliberativo. In questi casi l’espressione del parere è obbligatoria ma non è vincolante per le Amministrazioni. Per una serie di altri argomenti, pur altrettanto importanti, invece la norma vigente non prevede l’obbligatorietà del parere ISPRA.

L’espressione di pareri su problematiche trasversali e complesse richiede competenze multidisciplinari come nel recente caso della gestione della peste suina africana, virosi che interessa il cinghiale e i suini domestici, che ha visto una stretta collaborazione tra competenze epidemiologiche e faunistiche. 

Nel corso del 2021, oltre 800 pareri sono stati evasi da ISPRA. 

A titolo puramente esemplificativo, si riporta un parere in risposta alla richiesta inviata a ISPRA.