A cosa servono i pareri
- Sono uno strumento di indirizzo tecnico-scientifico degli interventi di conservazione e gestione della fauna, finalizzato ad assicurare la migliore gestione faunistica, rispettosa dei principi di tutela e conservazione della biodiversità.
- Forniscono indicazioni utili ad una corretta gestione della fauna nel rispetto delle norme vigenti, prestando attenzione anche alle legittime istanze avanzate dai portatori di interessi (agricoltori, allevatori, cacciatori) nei casi previsti dalla norma.
- In forza della loro autorevolezza possono rappresentare un punto di riferimento per le valutazioni delle corti e dei tribunali chiamati ad esprimersi in materia di gestione faunistica.
- Possono essere oggetto di risposte scritte ad interrogazioni parlamentari su determinate tematiche faunistiche.
GLI INGREDIENTI CHE COMPONGONO I PARERI
Diversi sono gli ingredienti utili alla redazione di pareri. Occorre anzitutto un’accurata conoscenza del quadro normativo (comunitario, nazionale e regionale) e giurisprudenziale di riferimento, comprensivo dei vari strumenti applicativi che lo caratterizzano (direttive, regolamenti, ecc.). Vanno poi considerati i più attuali principi di biologia della conservazione e di corretta gestione faunistica. Inoltre, va fatto riferimento alle linee guida di settore disponibili (piani d’azione, di gestione, di eradicazione, ecc.), oltre che alla letteratura scientifica pubblicata ed alle competenze acquisite nell’ambito di progetti di ricerca applicata, curati anche direttamente da ISPRA. Infine la realizzazione di banche dati sui monitoraggi di consistenza e di distribuzione, permette di definire lo status e la dinamica delle specie. A tutto ciò va aggiunta l’esperienza pluridecennale maturata in materia e la possibilità di confrontarsi con le indicazioni espresse in passato su tematiche analoghe, grazie al sistema di protocollazione ed archiviazione digitale di ISPRA.
I PARERI QUALE TERMOMETRO DELLE DINAMICHE FAUNISTICHE E DEI PROBLEMI AD ESSE CORRELATI
L’archiviazione digitale dei pareri espressi da ISPRA suddivisa per tematiche o per specie, non solo consente di recuperarli facilmente quando necessario, ma può restituire informazioni interessanti circa la dinamica di determinati eventi.
In alto, a sinistra, la dinamica della percentuale di pareri espressi sul cinghiale rispetto al totale nel periodo 2002-2021 che evidenzia un aumento progressivo del valore percentuale in relazione al crescente conflitto tra questo ungulato e le attività umane; a destra si riporta la variazione del numero di pareri sulla peste suina africana, patologia a forte incidenza economica, registrata in Italia negli ultimi anni; in basso la variazione del numero di pareri espressi sul tema dell’incidentalità stradale con ungulati (periodo 2013-2021) in cui si nota un picco in corrispondenza di una serie di incidenti che ha indotto la Prefettura de L’Aquila a farsi promotrice di un’iniziativa di coordinamento (tavolo tecnico) volta a sanare la problematica su una determinata tratta stradale.