Tettonica
Riguardo alla tettonica, va innanzitutto fatto rilevare che gli enormi progressi compiuti dalla Geologia strutturale a partire dagli anni ’80 rendono del tutto inadeguato il modello di trattazione dell’argomento nelle Note illustrative dei precedenti fogli alla scala 1:100.000 e 1:50.000. Nelle Note illustrative dei nuovi fogli devono essere descritti l’assetto strutturale generale, la geometria e la cinematica delle strutture presenti, con particolare riguardo agli elementi tettonici principali e, se possibile, l’evoluzione e la successione delle fasi deformative. Da non tralasciare è l’esposizione dei dati mesostrutturali, anche sotto forma di diagrammi.
La trattazione dell’argomento può avvenire per settori geografici, per unità tettoniche, in casi particolari e se ritenuto utile ai fini applicativi per classi litologiche, differenziando le deformazioni fragili da quelle duttili, ecc.. Nel caso di trattazione per unità tettoniche, queste devono ovviamente essere le stesse di quelle riportate nello schema strutturale e nella legenda del foglio, avendo cura di far coincidere l’ordine di esposizione con l’ordine di sovrapposizione tettonica, analogamente a quanto indicato per la Stratigrafia.
In ogni caso, si dovranno tenere ben separati i dati dalle interpretazioni; queste ultime dovranno essere congrue con i dati disponibili e confrontate con i vari modelli esistenti in letteratura. Se sono disponibili dati geofisici e di sondaggi (soprattutto se inediti), se ne raccomanda la loro esposizione, anche sotto forma di profili, stralci di carte, sezioni, ecc.
Da non tralasciare sono gli aspetti relativi alla neotettonica e, più in generale, allo studio tettonico in aree sismiche. L’importanza dell’argomento potrebbe meritare una trattazione a parte, in un distinto capitolo.