Ambienti deposizionali
L’esigenza di rappresentare in carta anche gli ambienti deposizionali è sorta con il F° 223 “Ravenna” realizzato dalla Regione Emilia-Romagna. In tale foglio sono stati utilizzati sovrassegni delle tessiture di colore differente per i vari ambienti, sovrapposti al colore di fondo del sintema di appartenenza; è stato pertanto rispettato il principio che prevede lo stesso colore di fondo per ogni unità stratigrafica, ma non ci si è attenuti - e questo è stato considerato dal SGN il male minore - ai colori delle tessiture previste nel Quaderno, serie III, n. 2.
La scelta attuale di collegare il colore delle tessiture alla genesi non permette più di seguire tale criterio, per cui è stata pensata una soluzione alternativa, da seguire per i nuovi fogli.
Per la rappresentazione degli ambienti deposizionali saranno utilizzate, in linea generale, differenti sfumature del colore dell’unità stratigrafica cui appartengono i vari depositi, scelte tra quelle del manuale cromatico del SGN. Solo in caso di necessità (es. gran numero di ambienti), si potranno utilizzare gli stessi colori anche interrotti da bande bianche parallele variamente inclinate, dello spessore di 2.0 mm.
Sulle varie sfumature di colore saranno poi sovrapposti i sovrassegni delle tessiture, di colore differente a seconda del processo, seguendo il criterio genetico sopra esposto.
Tale criterio di rappresentazione sarà adottato anche per le parti a mare; in questo modo sarà possibile raggiungere una certa uniformità tra aree emerse ed aree sommerse.
Si sottolinea che la rappresentazione degli ambienti deposizionali è facoltativa. E’ lasciata agli operatori la facoltà di arricchire la carta con questo genere di informazioni. Per garantire l’omogeneità dei prodotti cartografici è ovviamente richiesto il coordinamento dei Comitati di area.
Se questa è l’indicazione generale, eventuali motivate deroghe saranno prese in considerazione caso per caso.