Distinzione tessiture e significato colori
La distinzione delle tessiture è attualmente prevista solo per i depositi alluvionali. L’indicazione generale è che la distinzione dei caratteri tessiturali sia applicata anche ai depositi eolici, lacustri, palustri e marini emersi (ad es., deltizi, di spiaggia, di piana tidale). Per i depositi lacustri, palustri e deltizi è anche possibile non distinguere le tessiture, utilizzando il simbolo generico già presente nel Quaderno, serie III, n. 2.
Le tessiture previste sono: ghiaia, sabbia, silt/limo, argilla e torba. Le distribuzioni granulometriche polimodali devono essere rappresentate attraverso la combinazione delle simbologie elementari (non più di due).
Per i depositi glaciali permane valida la simbologia già prevista sul Quaderno, serie III, n. 2 e successive integrazioni.
Per rendere più facilmente comprensibili e leggibili le carte, viene anche adottato il criterio di collegare direttamente i colori dei sovrassegni alla genesi dei depositi.
I colori base (tratti dal manuale cromatico del SGN) sono i seguenti:
- depositi di versante dovuti alla gravità — rosso (PANTONE WARM RED)
- depositi fluviali, fluvioglaciali e di versante dovuti al dilavamento — blue (PANTONE REFLEX BLUE)
- depositi glaciali — viola (PANTONE VIOLET)
- depositi di origine marina (emersi e sommersi) — azzurro (PANTONE PROCESS BLUE)
- depositi di origine lacustre e palustre — verde (PANTONE GREEN)
- depositi eolici — bistro (PANTONE 1395)
- depositi di origine antropica – grigio (PANTONE COOL GRAY 10 o NERO)
Il travertino mantiene il figurato orizzontale blue (PANTONE REFLEX BLUE)
Si fa notare che l’uso coordinato dei figurati delle tessiture e dei colori legati alla genesi permette di indicare in modo preciso anche quei depositi per i quali non è prevista una simbologia specifica. Ad esempio, un loess sarà rappresentato con la tessitura del silt di colore bistro (eolico), mentre un deposito di delta fluvio-lacustre sarà indicato con la tessitura della sabbia e/o della ghiaia di colore verde (lacustre). Descrizioni specifiche in legenda permetteranno di descrivere in dettaglio il deposito.
L’uso dei sovrassegni per indicare il tipo di deposito e, quando prevista, la tessitura va applicato nel caso di legende impostate secondo le UBSU (criterio questo da seguire, come più volte indicato), visto che una unità sintemica, caratterizzata da un unico colore di fondo, può contenere varie tipologie di depositi. L’applicazione dei sovrassegni non è indispensabile nei seguenti casi:
- quando l’unità sintemica è caratterizzata da depositi con caratteri litologici omogenei (ad es., un sintema costituito esclusivamente da ghiaie fluviali);
- quando l’unità sintemica è totalmente ripartita in unità litostratigrafiche di vario rango gerarchico, ognuna avente un proprio colore. Lo stesso discorso è valido ovviamente anche nel caso in cui non si utilizzano le UBSU ma solo le unità litostratigrafiche (pratica questa comunque da evitare, soprattutto per i fogli con rilevamento in corso).
Nel caso di legende impostate secondo il criterio litostratigrafico, depositi dello stesso tipo (es. depositi di versante) ma aventi età differenti, saranno rappresentati con lo stesso soprassegno sovrapposto ai colori dei tasselli corrispondenti.
Documenti correlati