Giornata mondiale della fauna selvatica 2023
Oggi 3 marzo, il World Wildlife Day ci ricorda l’importanza che la fauna e la flora selvatiche hanno per la conservazione della biodiversità
Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2013, la Giornata mondiale della fauna e flora selvatica celebra la firma della Convenzione di Washington (CITES) che, dal 3 marzo 1973, ha la finalità di regolamentare, monitorare e vietare il commercio di specie vegetali e animali a rischio di estinzione nonché i loro prodotti e derivati. Per ricordare i 50 anni dalla ratifica della convenzione si è scelto di dare importanza al tema della partnership for conservation: la collaborazione, intesa come relazioni, scambio di dati scientifici, comunanza di obiettivi che i soggetti coinvolti nella conservazione della natura mettono al centro della loro azione strategica.
Negli ultimi cinquanta anni è cambiata la percezione scientifica, sociale e politica delle relazioni tra la fauna e la flora selvatiche e gli uomini. Nuove aree di ricerca basate su approcci sistemici e multidisciplinari allo studio del pianeta terra hanno portato, negli anni ’80, alla nascita della biologia della conservazione ed evidenziato le connessioni tra cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, perdita di biodiversità ed equità sociale.
Combattimento tra maschi adulti di daino durante la stagione riproduttiva (settembre-ottobre) nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano (Roma) (foto A. De Marinis, ISPRA)
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sottoscritta da tutti i paesi del mondo e approvata dall’Assemblea Generale dell’Onu, l’accordo di Kunming-Montreal sul Global biodiversity framework approvato nella Conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica delle Nazioni Unite, la strategia Europea per la biodiversità al e la strategia nazionale per la biodiversità 2030 in corso di approvazione, hanno sottolineato come la conservazione della natura e della biodiversità debbano essere una parte centrale degli obiettivi politici e strategici a scala mondiale per i prossimi anni.
ISPRA, nell’ambito del suo mandato istituzionale, porta avanti attività di valutazione tecnica, di studio e monitoraggio delle dinamiche delle popolazioni selvatiche comprese le migrazioni, di analisi degli aspetti di ecoepidemiologia della fauna, di genetica di conservazione, con un obiettivo di conservazione della fauna selvatica intesa come azioni di tutela e di gestione del patrimonio faunistico. Per svolgere questo compito, che richiede competenze molto diversificate - dall’ecologia, alla zoologia, alla veterinaria, alla genetica e alla biologia della conservazione - si avvale da un lato di un continuo confronto con la comunità scientifica per la produzione e scambio di dati attendibili, verificabili e pubblici, e dall’altro lato di un costante dialogo anche con gli enti centrali e territoriali (quali ministeri, regioni, province autonome, parchi) per comprendere meglio gli specifici contesti, con il fine di fornire il migliore supporto alle scelte dei decisori.
In occasione della Giornata mondiale della fauna e della flora selvatiche, sul portale ISPRA è stata pubblicata una sezione tematica dal titolo “Fauna, Ambiente e Uomo” con un ampio corredo di documenti utili all’approfondimento. Nei prossimi mesi il sito si arricchirà di ulteriori elementi relativi alle diverse linee di attività.