Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Tematica “Acque”

I flussi dati relativi a questa tematica sono riferiti allo stato e alla qualità dei fiumi, dei laghi, delle acque sotterranee, delle acque marine, costiere e di transizione, alle emissioni di inquinanti in acqua e agli aspetti quantitativi delle risorse idriche. Sono due i flussi risultanti dalle attività di monitoraggio a livello nazionale:

  1. Il flusso dati WISE-SoE (Water Information System for Europe-State of Environment), alimentato dal monitoraggio SNPA e concordato con EEA, finalizzato alla produzione del Report SoE (SOER).
  2. Il flusso dati derivante dall’attuazione delle direttive comunitarie (91/276/CEE – Nitrati, 91/271/CEE – Reflui Urbani, 2000/60/CE - Acque, 2007/60/CE – Alluvioni, 2008/56/CE – Strategia Marina).

ISPRA rappresenta, attraverso il sistema nazionale SINTAI (Sistema Informativo per la Tutela delle Acque in Italia) e il SIC (Sistema Informativo Centralizzato per la Strategia Marina), il nodo italiano del sistema WISE (Water Information System for Europe). Nel SINTAI e nel SIC sono disponibili tutti i dati prodotti dal sistema delle Agenzie regionali (ARPA) e provinciali (APPA). In particolare, il SIC raccoglie gestisce e condivide a livello comunitario i dati di monitoraggio marino-costiero della MSFD, comprensivi dei dati derivanti dalle campagne di monitoraggio effettuate da ISPRA e da altri soggetti terzi incaricati da ISPRA.

ISPRA ha il ruolo di rivedere le linee guida nazionali per il Reporting Comunitario in linea con i documenti di orientamento della Commissione Europea (CE) e di renderli disponibili, insieme a gli Standard Informativi aggiornati, sui sistemi nazionali SINTAI e SIC nonché coordinare la raccolta e il rilascio dei dati sulla piattaforma ReportNet dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA – European Enviroment Agency). I dati raccolti attraverso la piattaforma ReportNet sono rielaborati su scala nazionale, regionale ed europeo dai centri tematici europei ETC e confluiscono nel sistema WISE (Water Information System for Europe), per consentire l’accesso alle informazioni.

ISPRA supporta il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) nel presidio delle attività di Reporting Comunitario.

I flussi dati derivano dall’attuazione dell’accordo comunitario per la produzione del SOER e delle seguenti Direttive Comunitarie:

  • 91/276/CEE – Nitrati;
  • 91/271/CEE – Reflui Urbani;
  • 2000/60/CE – Acque;
  • 2007/60/CE – Alluvioni;
  • 2008/56/CE – Strategia Marina.

 

Flusso Direttiva 91/276/CEE – Nitrati

La Direttiva Nitrati mira a prevenire concentrazioni elevate di nitrati nelle acque, limitando gli effetti inquinanti dell’agrozootecnia intensiva ed a ridurre l’uso di fertilizzanti chimici. In particolare, i principali adempimenti connessi con la Direttiva Nitrati sono il monitoraggio delle acque, l’individuazione delle acque inquinate o a rischio di inquinamento, la designazione delle Zone Vulnerabili, l’elaborazione di Codici di Buona Pratica Agricola e di Programmi di Azione. In base ai risultati del monitoraggio periodico delle acque, le Regioni e le Province Autonome procedono, almeno ogni quattro anni al riesame e, ove necessario, alla revisione della designazione delle Zone Vulnerabili e dei Programmi di Azione.

Qgni quattro anni, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano trasmettono all’ISPRA, attraverso il SINTAI, i dati e le informazioni sullo stato di attuazione a livello nazionale della Direttiva Nitrati relativi al quadriennio di riferimento. L’ISPRA raccoglie, analizza ed elabora a livello nazionale i dati analitici numerici e cartografici e, in sinergia con il Ministero della Transizione Ecologica e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, redige ogni quattro anni il Report da trasmettere alla Commissione Europea, in ottemperanza all’articolo 10 della Direttiva Nitrati.

Dalla raccolta alla trasmissione dei dati

  • Le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano raccolgono i dati analitici e cartografici sullo stato di attuazione a livello nazionale della Direttiva Nitrati derivanti dalle attività di monitoraggio condotte dalle Agenzie Regionali (ARPA/APPA), e li trasmettono ad ISPRA attraverso la piattaforma SINTAI. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali trasmettono ad ISPRA attraverso la piattaforma SINTAI i dati agrari e zootecnici.
  • Successivamente al processo di raccolta dei suddetti dati, ISPRA ne controlla la congruenza e coerenza con le linee guida e gli Standard Informativi comunitari, mantenendo un’interlocuzione diretta con le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano.
  • ISPRA trasmette ogni 4 anni alla Commissione Europea (CE), mediante la piattaforma ReportNET, i dati validati e consolidati.
  • L’Ufficio competente della CE, in caso di eventuali criticità riscontrate rispetto ai dati trasmessi, richiede al Ministero della Transizione Ecologica ulteriori revisioni la cui elaborazione è effettuato con il supporto tecnico-scientifico dell’ISPRA. Sulla base degli esiti di quest’ultima fase, la Commissione Europea decide l’eventuale segnalazione d’infrazione allo Stato Membro.

 

Flusso Direttiva 91/271/CEE – Reflui Urbani

Questo flusso è gestito da ISPRA e disciplinato dalla suddetta Direttiva concernente il trattamento delle acque reflue urbane. Con cadenza biennale la CE invia agli stati membri la richiesta di compilazione e trasmissione del questionario UWWTD sulle acque reflue urbane indicando in 6 mesi la scadenza entro la quale effettuare la trasmissione. Nella richiesta è indicata l’ultima versione della Guida Metodologica e degli Standard Informativi da adottare. 

Dalla raccolta alla trasmissione dei dati

  • Le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano raccolgono i dati principalmente dai Gestori degli impianti di depurazione e li trasmettono alla piattaforma SINTAI, secondo gli Standard Informativi comunitari.
  • ISPRA controlla se i dati forniti soddisfino le linee guida e gli Standard Informativi comunitari, mantenendo un’interlocuzione diretta con le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano.
  • ISPRA trasmette ogni 2 anni alla CE, mediante la piattaforma ReportNET, il questionario UWWTD contenente i dati delle acque reflue urbane.
  • L’Ufficio competente della CE, in caso di eventuali criticità riscontrate rispetto ai dati trasmessi, richiede al Ministero della Transizione Ecologica ulteriori revisioni la cui elaborazione è effettuato con il supporto tecnico-scientifico dell’ISPRA. Sulla base degli esiti di quest’ultima fase, la Commissione Europea decide l’eventuale segnalazione d’infrazione allo Stato Membro.

 

Flusso Direttiva 2000/60/CE – Direttiva Quadro Acque

Le Autorità di Distretto (ADD) sono le Autorità Competenti ai fini dell’implementazione della Direttiva Quadro Acque (WFD), quindi sono i soggetti responsabili per la fornitura dei dati richiesti dal Reporting Comunitario.

ISPRA è responsabile dell’attività di raccolta dei dati forniti dalle ADD e di elaborazione e trasmissione alla CE del Reporting comunitario. La WFD prevede all’art.5 che venga effettuata un’analisi delle caratteristiche del Distretto Idrografico e un esame dell’impatto delle attività umane sullo stato delle acque superficiali e sotterranee. Il Piano di Gestione Distrettuale rappresenta lo strumento attuativo delle disposizioni comunitarie a livello di Distretto Idrografico: il piano deve essere redatto ogni 6 anni e deve contenere, tra l’altro, la sintesi delle pressioni e degli impatti significativi esercitati dalle attività umane sullo stato delle acque superficiali e sotterranee.

Ogni 3 anni è previsto l’aggiornamento sullo stato di implementazione dei Programmi di Misure per tenere conto di eventuali misure nuove o modificate, approvate nell'ambito di un programma aggiornato.

L’attività di Reporting del flusso dati relativa alla Direttiva Quadro sulle Acque è effettuata con cadenza sessennale alla Commissione Europea (CE), mediante la piattaforma ReportNET.

Dalla raccolta alla trasmissione dei dati

  • Le Autorità di Distretto (ADD) trasmettono ad ISPRA attraverso la piattaforma SINTAI i dati richiesti dal Reporting Comunitario, comprensivi degli strati informativi dei Distretti idrografici, dei corpi idrici superficiali e sotterranei, delle stazioni di monitoraggio e delle aree protette;
  • ISPRA effettua attività di analisi ed elaborazione dei dati ricevuti attraverso la piattaforma SINTAI, li aggrega a scala nazionale e provvede alla verifica di congruità dei dati forniti attraverso i controlli QA/QC (Quality Assessment/ Quality Control – Valutazione della qualità/Controllo di qualità) messi a disposizione dalla Commissione Europea (CE). ISPRA provvede a comunicare e supportare le Autorità di Distretto nella risoluzione dei problemi eventualmente riscontrati durante i controlli di qualità;
  • ISPRA trasmette alla CE, mediante la piattaforma ReportNET, i dati validati e consolidati.
  • L’Ufficio competente della CE, in caso di eventuali criticità riscontrate rispetto ai dati trasmessi, richiede al Ministero della Transizione Ecologica e alle ADD ulteriori revisioni la cui elaborazione a scala nazionale è effettuata con il supporto tecnico-scientifico dell’ISPRA. Sulla base degli esiti di quest’ultima fase, la Commissione Europea decide l’eventuale segnalazione d’infrazione allo Stato Membro.

 

Flusso Direttiva 2007/60/CE – Alluvioni

Le Autorità di Distretto (ADD) congiuntamente con le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano, il Ministero italiano per la Transizione Ecologica (MiTE) e il Dipartimento di Protezione Civile (DPC), sono le Autorità Competenti ai fini dell’implementazione della Direttiva Alluvioni e sono i soggetti responsabili per la fornitura dei dati richiesti.

ISPRA è responsabile dell’attività di raccolta dei dati forniti dalle Autorità Competenti e di elaborazione e trasmissione alla Commissione Europea (CE) del Reporting Comunitario. La Direttiva Alluvioni prevede cicli di gestione della durata di 6 anni finalizzati alla redazione del Piano di Gestione del Rischio di Alluvione (PGRA). I PGRA devono definire degli obiettivi, riguardare specifici aspetti della gestione del rischio di alluvione e definire misure con cui raggiungere gli obiettivi designati. Gli obiettivi generali di un PGRA devono ricondursi alla riduzione delle potenziali conseguenze negative che le alluvioni possono avere per la salute umana, l'ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche e sociali.

La Direttiva prevede che vengano trasmessi alla Commissione Europea Report intermedi entro 3 mesi dalle scadenze stabilite per ciascuno stadio di implementazione della Direttiva stessa (valutazione preliminare del rischio, identificazione delle aree a potenziale rischio significativo e redazione delle mappe di pericolosità e rischio alluvioni) secondo modalità e Standard Informativi Comunitari.

L’ISPRA secondo quanto previsto dall’art. 13.4 del D.Lgs. 49/2010 di recepimento della Direttiva stessa, ha la responsabilità di raccolta delle informazioni e di predisposizione degli Standard Informativi necessari a tale scopo, tenendo conto della compatibilità con i sistemi di gestione dell’informazione adottati a livello comunitario.

Dalla raccolta alla trasmissione dei dati

  • Le Autorità Competenti raccolgono e li trasmettono alla piattaforma SINTAI;
  • A valle del caricamento, ISPRA provvede alla verifica di congruenza dei dati forniti attraverso i controlli QA/QC (Quality Assessment/ Quality Control – Valutazione della qualità / Controllo di qualità) messi a disposizione dalla Commissione Europea (CE). ISPRA procede a comunicare e supportare le Autorità Competenti nella risoluzione dei problemi eventualmente riscontrati durante i controlli di qualità;
  • ISPRA trasmette ogni 6 anni alla CE, mediante la piattaforma ReportNET, validati e consolidati.
  • L’Ufficio competente della CE, in caso di eventuali criticità riscontrate rispetto ai dati trasmessi, richiede al Ministero della Transizione Ecologica e alle ADD ulteriori revisioni o precisazioni per superarle. Sulla base degli esiti di quest’ultima fase, la Commissione decide l’eventuale segnalazione d’infrazione allo Stato Membro.

 

Flusso Direttiva 2008/56/CE – Strategia Marina

ISPRA è responsabile dell’attività di Reporting comunitario delle informazioni richieste ai fini dell’implementazione della suddetta Direttiva Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino. Il MiTE esercita la funzione di Autorità Competente (AC) per il coordinamento e attuazione delle attività previste dalla direttiva. La direttiva pone come obiettivo agli stati Membri di raggiungere entro il 2020 il Buono Stato Ambientale (GES- Good Environmental Status) per le proprie acque marine. Tale direttiva prevede cicli di gestione della durata di 6 anni. La Direttiva quadro stabilisce che gli Stati Membri elaborino una strategia marina basata su:

  • Valutazione iniziale dello stato ambientale (art.8);
  • Definizione GES (art.9);
  • Definizione Target (art.10);
  • Definizione e attuazione programmi di monitoraggio (art.11);
  • Definizione e attuazione programmi di misure (art.13).

Sulla base di tutte le comunicazioni effettuate (valutazione iniziale, definizione GES, target, programma di monitoraggio), la Commissione valuta (entro 6 mesi dal ricevimento) se gli elementi comunicati costituiscano un quadro conforme ai requisiti della Direttiva stessa chiedendo eventualmente ulteriori informazioni (se disponibili e necessarie) e fornisce indicazioni circa eventuali modifiche che ritiene necessarie.

Per dare piena attuazione all’art.19.3 della MSFD ad ISPRA è affidata la gestione del Sistema Informativo Centralizzato (SIC) della Strategia Marina per la verifica, validazione, estrazione e pubblicazione dei dati derivanti dalle attività di monitoraggio.

Dalla raccolta alla trasmissione dei dati

  • ISPRA gestisce il Sistema Informativo Centralizzato (SIC) della Strategia Marina per la verifica, validazione, estrazione e pubblicazione dei dati derivanti dalle attività di monitoraggio.
  • La verifica dei dati prevede due tipi di controlli: controlli sui dati trasmessi se conformi allo standard informativo e controlli sulla completezza delle informazioni. La validazione dei dati prevede un controllo di eventuali errori non riscontrabili in maniera automatizzata dal sistema.
  • Per dare piena attuazione all’art.19.3 della MSFD sono pubblicati sul SIC i metadati, conformi alla normativa INSPIRE, relativi ai dati di monitoraggio utilizzati per la produzione del Report MSFD.
  • Con i dati raccolti sul SIC, ISPRA effettua attività di reporting MSFD per l’aggiornamento dell’art.8, 9 e 10 della MSFD (ex art.17 MSFD) mediante l’elaborazione e il trasferimento delle informazioni nello schema di reporting XML sul Central Data repository (CDR) di EIONET.
  • ISPRA inoltre effettua attività di reporting MSFD sul CDR Eionet per l’art.11 (programmi di monitoraggio, che costituiscono di fatto la valutazione ambientale del ciclo successivo) e per l’art.13 (programmi di misure).

 

Flussi di dati WISE 1, WISE 2 e WISE 6

Il flusso dati comunitario Eionet-SoE è raccolto annualmente nel CDR-EIONET, attraveso la piattaforma ReportNET, in conformità con le Direttive Comunitarie WFD-2000/60/CE e si riferisce allo stato e alla qualità dei fiumi, dei laghi, delle acque sotterranee, delle acque marino costiere e di transizione, alle emissioni di inquinanti in acqua e agli aspetti quantitativi delle risorse idriche. I dati raccolti, rielaborati su scala nazionale, regionale ed europeo dall’ETC/ICM, confluiscono nel WISE (Water Information System for Europe), per consentire l’accesso alle informazioni. L'EEA effettua l’aggiornamento ordinario delle informazioni SoE finalizzate alla produzione del Report SoE (SoER – State of Environment Report), basato principalmente sui data sets raccolti dalla la rete EIONET ed analizzati e elaborati dai Centri ETC (European Topic Centers).

ISPRA effettua annualmente attività di Reporting all’Agenzia Europea dell’Ambiente (European Environment Agency - EEA) per i dati relativi a WISE 1, WISE 2 e WISE 6. Il flusso di dati WISE 1 si riferisce alle emissioni di inquinanti in acqua. Il flusso WISE 2 invece si riferisce ai dati biologici nelle acque di transizione, acque interne e costiere. Il WISE 6 riguarda la qualità delle acque interne, costiere e marine.

Dalla raccolta alla trasmissione dei dati

  • ISPRA invia formale richiesta di dati alle ARPA/APPA e mette anche a disposizione loro le Linee Guida e gli Standard Informativi forniti dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA);
  • Le ARPA/APPA elaborano i dati derivanti da monitoraggio ambientale, compilano gli Standard Informativi e li trasmettono ad ISPRA attraverso la piattaforma SINTAI;
  • ISPRA effettua attività di analisi ed elaborazione dei dati ricevuti attraverso i controlli QA/QC (Quality Assessment/ Quality Control – Valutazione della qualità/Controllo di qualità) messi a disposizione dall’EEA, mantenendo un’interlocuzione diretta con i fornitori di dati;
  • ISPRA aggrega i dati a scala nazionale e li trasmette all’EEA mediante la piattaforma ReportNET.

 

Flussi di dati WISE 3 e WISE 5

ISPRA effettua annualmente attività di Reporting all’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) per i dati WISE 3 (Water Quantity – Quantità Acqua) e WISE 5 (Spatial Data – Dati Spaziali).

Il flusso di dati WISE 3 riguarda i dati di monitoraggio delle portate e dei livelli di falda, i volumi degli invasi, i dati relativi ai prelievi, usi e restituzioni e i dati relativi alla risorsa disponibile, invece il flusso di dati WISE 5 è relativo alle stazioni di monitoraggio e ai corpi idrici rispetto ai quali vengono trasmessi i flussi dati relativi alle Acque (WISE2, WISE 3 e WISE6).

I dati sono forniti dalle agenzie regionali e provinciali (ARPA/APPA) e dagli uffici regionali.

L'ISPRA, ha sviluppato una procedura automatica in ambiente GIS, denominata BIGBANG (Bilancio Idrologico GIS BAsed a scala Nazionale su Griglia regolare) per la stima delle componenti del bilancio idrologico a scala mensile e per il territorio nazionale, sulla base di tali dati.

Dalla raccolta alla trasmissione dei dati

  • Le Autorità competenti (ARPA/APPA e uffici regionali) raccolgono i dati richiesti e li trasmettono ad ISPRA attraverso la piattaforma SINTAI;
  • ISPRA effettua attività di analisi ed elaborazione dei dati ricevuti attraverso i controlli QA/QC (Quality Assessment/ Quality Control – Valutazione della qualità/Controllo di qualità) messi a disposizione dall’EEA, mantenendo un’interlocuzione diretta con i fornitori di dati;
  • ISPRA aggrega i dati a scala nazionale e li trasmette all’EEA mediante la piattaforma ReportNET.

 

Flussi di dati WISE 4

Dal 2020 il flusso dati WISE-4 (Water quality in freshwater – Qualità dell’acqua in acqua dolce) non è più attivo. Il flusso dati WISE-4 è confluito nei flussi dati WISE 2 per quanto riguarda i dati biologici e nei flussi di dati WISE 6 per quanto riguarda i dati chimici e fisico-chimici.