Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Gli Articoli forniscono informazioni che emergono da documenti di carattere tecnico-scientifico pubblicati da ISPRA, nonché da ricerche in corso sul tema della Biodiversità. Tali scritti possono anche riguardare informazioni e osservazioni relative a pubblicazioni non ISPRA di grande rilevanza, normative, documenti di strategia o ricerche di livello internazionale sempre sul tema della Biodiversità e della protezione della natura.

Cresce il biologico, migliora l’ambiente
Il biologico italiano continua a crescere e raggiunge, alla fine del 2023, quasi 2,5 milioni di ettari (+4,5%, rispetto al 2022) che considerando i 12,4 milioni complessivi della superficie agricola utilizzata (SAU) è pari al 19,8% della SAU.

La tutela delle api e degli altri impollinatori selvatici
La perdita di biodiversità e il conseguente collasso dell’ecosistema con i servizi e benefici da esso offerti, sono due delle maggiori minacce che l’umanità dovrà affrontare nel prossimo decennio. Le popolazioni di insetti impollinatori hanno registrato un notevole calo negli ultimi decenni.

Da almeno quarant’anni i Paesi europei sono impegnati nella conservazione della natura dell’Unione europea (Ue). Le tappe fondamentali di questa collaborazione sono state l’emanazione nel 1979 della direttiva “Uccelli” per la conservazione delle specie avifaunistiche selvatiche e nel 1992 della direttiva “Habitat” per la conservazione delle specie e degli habitat terrestri e marini. Le due direttive hanno consentito la creazione di una rete di oltre 27.000 aree protette, che coprono circa un quinto della superficie dell’Ue e un decimo dei suoi mari. La direttiva “Uccelli” protegge oltre 500 specie aviarie selvatiche, quella “Habitat” oltre mille specie animali e vegetali e oltre 200 tipi di habitat.

Dipendiamo tutti dalla sopravvivenza delle api
Le api e gli altri impollinatori, come farfalle e coleotteri, sono sempre più minacciati dalle attività umane

Il Parlamento Europeo approva la legge per il ripristino della natura
I Paesi dell'UE dovranno ripristinare almeno il 30% degli habitat in cattive condizioni entro il 2030, il 60% entro il 2040 e il 90% entro il 2050, dovranno, inoltre, garantire che le zone ripristinate non tornino a deteriorarsi in modo significativo e adottare piani nazionali di ripristino che indichino nel dettaglio in che modo intendono raggiungere gli obiettivi.

A CALL FROM THE PAST - Ancient knowledge for a sustainable management of land and water resources
Si è svolto il 13 Febbraio presso la FAO il convegno "A CALL FROM THE PAST - Ancient knowledge for a sustainable management of land and water resources", parte della serie di eventi "MEDITERRANEAN DIET’S PRINCIPLES FOR AGENDA 2030". Questi eventi intendono promuovere le caratteristiche di eccellenza della dieta mediterranea e delle altre diete tradizionali e autoctone, quali il valore nutrizionale e salutare, la conservazione degli ecosistemi, l'emancipazione delle donne, la riduzione degli sprechi alimentari, la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, l'importanza della piccola agricoltura contadina.

22 maggio, Giornata Internazionale per la Biodiversità

Dal singolo tratto genetico, alle specie, fino agli ecosistemi nel loro complesso, la diversità biologica è vitale per la salute e il benessere degli esseri umani. La qualità dell'acqua che beviamo, il cibo che mangiamo e l'aria che respiriamo dipendono dal mantenimento in buona salute del mondo naturale. Abbiamo bisogno di ecosistemi sani per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (come dice il titolo del recente rapporto GEO-6 dell'ONU, Health Planet, Health People) e affrontare i cambiamenti climatici.

Il ruolo delle Api per l’uomo e l’ambiente

Più del 40% delle specie di invertebrati, in particolare api e farfalle, che garantiscono l’impollinazione, rischiano di scomparire; in particolare in Europa il 9,2% delle specie di api europee sono attualmente minacciate di estinzione (IUCN, 2015)

Giornata mondiale della Terra
22 aprile

UNEP GLOBAL ENVIRONMENTAL OUTLOOK GEO-6
Riassunto per i decisori politici

Le popolazioni di vertebrati nella Sesta Estinzione di massa
L’estinzione delle popolazioni rende la sesta estinzione di massa molto più grave di quanto si possa percepire considerando solo l’estinzione delle specie.

Le api, sentinelle dell’inquinamento ambientale
Le api, incluse quelle che vivono allo stato selvatico, dato il ruolo ecologico che ricoprono e l’elevato numero di specie, rivestono un’importanza strategica nella valutazione della qualità dell’ambiente e dello stato degli ecosistemi naturali presenti.

La ricerca floristica in Italia: il “punto” in un incontro annuale
Le conoscenze sul patrimonio floristico italiano come base imprescindibile per una gestione del territorio sostenibile ed orientata alla conservazione della biodiversità

Panoramica sulle tecniche di miglioramento genetico in agricoltura
L’agricoltura, sin dall’antichità, si è sviluppata utilizzando tecniche di incrocio e selezione finalizzati ad aumentare la produttività e la qualità dei prodotti coltivati.

Gli alberi e il miglioramento della qualità della vita nelle città
Recenti ricerche confermano e promuovono il ruolo che il verde può rivestire nel migliorare la qualità ambientale, proprio attraverso benefici e servizi, i cosiddetti Servizi Ecosistemici, che alberi e vegetazione in genere corrispondono alla società umana.

Gli orti botanici, tra cultura e sapere scientifico
Gli orti botanici avevano inizialmente una funzione didattica soprattutto per i medici e speziali, oltre a quella di fornire “i semplici” per preparare i medicinali e rimedi erboristici di allora.

Tracking wolf x dog hybrids: quindici anni di monitoraggio genetico per la conservazione del lupo italiano
L’ibridazione antropogenetica rappresenta un processo evolutivo che può profondamente modificare il make-up delle popolazioni selvatiche agendo sulla loro fitness e sui loro adattamenti locali.

Nei boschi del Casentino con i gatti selvatici: ecologia e monitoraggio di un felide elusivo in Italia
Il gatto selvatico Europeo è uno dei carnivori più elusivi della nostra penisola con una complessa storia biogeografica. Il suo monitoraggio richiede l’integrazione di diverse tecniche.

Le orchidee come indicatori di qualità ambientale nelle foreste italiane
Tra le famiglie vegetali di particolare interesse ecologico, le Orchidaceae, per le loro peculiari necessità di insetti pronubi e funghi simbionti, sono particolarmente sensibili alle alterazioni fisico-chimiche di suolo, aria e acqua, rappresentando un’interfaccia tra tre comparti del mondo vivente (Plantae, Insecta, Fungi).

Fino al 16 % degli animali e delle piante del mondo sono a rischio di essere introdotti al di fuori del loro areale e diventare invasivi. I paesi del mondo devono rafforzare le politiche di biosicurezza
Uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Science, coordinato dal dott. Hanno Seebens del Centro Senckeberg di Ricerca su Biodiversità e Clima e condotto insieme a un team internazionale di cui hanno fatto parte ricercatori di ISPRA, evidenzia come circa il 16% delle specie di piante e animali del mondo potrebbe in futuro essere introdotta dall’uomo al di fuori dell’areale naturale.

Il segreto dell'isola di Pianosa: una popolazione italiana nativa di lepre europea (Lepus europaeus meridiei Hilzheimer, 1906)
Grazie a un progetto LIFE  scoperta sull’isola di Pianosa (Parco Nazionale Arcipelago Toscano-PNAT) una importante popolazione nativa  di una sottospecie di Lepre europea, finora ritenuta estinta.

La ricerca floristica in Italia: un centro di eccellenza del Network Nazionale della Biodiversità nel cuore del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga
Nel cuore dell’Appennino centrale, nel territorio del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga (PNGL), ha sede il Centro Ricerche Floristiche dell'Appennino (CRFA), recentemente inserito dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare fra i Centri d’Eccellenza del Network Nazionale della Biodiversità (NNB), una rete di soggetti accreditati a livello nazionale e internazionale per la gestione condivisa di dati a supporto della Strategia Nazionale per la Biodiversità

La giornata internazionale per la diversità biologica per comunicare e affrontare una grave crisi ambientale
I cambiamenti climatici, per via della oggettiva gravità del tema, dell’impatto che gli eventi estremi (ondate di calore, siccità prolungate, uragani) hanno sui cittadini e della (relativa) comprensibilità del tema, hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, dei media e delle istituzioni più di altri temi ambientali, altrettanto gravi e seri, causati dalle attività umane. Per esempio, non ci sono titoli sui giornali che strillano contro il fallimento delle conferenze e iniziative internazionali che hanno a che fare con il declino della biodiversità.

Il Programma C.E.R.A. nel quadro dell’Agricoltura sociale
ISPRA, nell’ambito di un progetto relativo all’apicoltura e alla ricerca delle cause che determinano i fenomeni di mortalità delle api e di spopolamento degli alveari, è stata sollecitata ad avviare e a collaborare ad una serie di iniziative che si inquadrano nelle moderne tendenze della multifunzionalità in agricoltura.

Tutelare l’agrobiodiversità con le filiere alimentari corte, ecologiche e locali
Nella seconda metà del XX secolo, a scala globale, l’agricoltura ha avuto uno straordinario aumento della produttività.  Quest’aumento è attribuibile principalmente alle politiche di ristrutturazione e concentrazione aziendale, a un vigoroso processo di meccanizzazione, all’introduzione di fertilizzanti di sintesi, di pesticidi e di tecnologie per l’allevamento animale. Queste trasformazioni hanno creato un grande impatto sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei sistemi alimentari mondiali

Radioecologia ed ecosistemi contaminati da radionuclidi
La radioecologia è un ramo dell’ecologia concernente l’interazione delle radiazioni ionizzanti con gli ecosistemi, sia per gli effetti provocati, come l’inquinamento radioattivo e l’accumulo di radionuclidi in particolari organismi, sia per determinate applicazioni, come lo sfruttare  la presenza di radionuclidi in determinati elementi per la tracciabilità del loro ciclo naturale, del metabolismo minerale di piante e animali, dei sedimenti etc.

Seconda riunione dell'Open-Ended Working Group per lo sviluppo del quadro globale sulla biodiversità (Global Biodiversity Framework) per il periodo post-2020 nell'ambito della Convenzione ONU per la conservazione della biodiversità
È in corso di svolgimento a Roma, nella sede della FAO (l’Agenzia ONU per la fame e l’alimentazione), il summit mondiale per giungere a un accordo storico per arrestare e invertire il  declino della Natura e della Biodiversità

Il declino delle api e degli impollinatori. Le risposte alle domande più frequenti
Quasi il 90% delle piante selvatiche da fiore ha bisogno di impollinatori, come api, vespe, farfalle, coccinelle, ragni, rettili, uccelli, finanche mammiferi, per trasferire il polline da un fiore all'altro e completare la riproduzione sessuale. A loro volta, queste piante sono fondamentali per il funzionamento degli ecosistemi e la conservazione delle specie e degli habitat e in generale delle diversità biologica, che rappresenta la base della nostra esistenza e delle nostre economie.

Api, farfalle e altri impollinatori in declino. Anche il meteo d'inverno contribuisce
La maggior parte delle api e degli Apoidei va in letargo durante i mesi più freddi. In molte specie, solo la regina sopravvive all'inverno, emergendo in primavera per ristabilire una colonia.

I nessi tra pandemie e declino della biodiversità in un rapporto IPBES
Realizzato da 22 esperti di rilevanza mondiale, nei campi della zoologia, della sanità pubblica, dell’economia e della giurisprudenza, il documento spiega le cause del Covid-19 e propone soluzioni per uscire dall'era delle pandemie.

Oltre la crescita economica. Protezione della biodiversità e resilienza alimentare
In Europa, la crescita economica, strettamente dipendente dall’aumento di produzione e dal consumo delle risorse, ha generato e continua a generare effetti dannosi sull'ambiente naturale, erodendo la biodiversità, alterando la stabilità climatica, la salute e il benessere umano. Gli attuali prevalenti modelli di produzione e consumo non sono più sostenibili.

Perché una giornata mondiale delle api e cosa possiamo fare per proteggerle
Il 20 dicembre 2017, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione con la quale ha dichiarato il 20 maggio di ogni anno la Giornata mondiale delle api.

Verso il nuovo accordo globale per la biodiversità per il post-2020
Il 2020 è stato l'anno in cui il mondo ha vissuto la condizione di fragilità dell'umanità quando viene meno il delicato equilibrio tra natura e umani. La pandemia di COVID-19 ha portato alla perdita di vite e alla distruzione di mezzi di sussistenza. Allo stesso tempo ha rallentato i progressi nel frenare la perdita di biodiversità e nel ripristino della salute dell'ecosistema.

Resoconto del seminario "Oltre la crescita economica. Per la protezione della biodiversità e la resilienza alimentare"
I concetti di transizioni e trasformazioni verso la sostenibilità stanno gradualmente assumendo un ruolo centrale nella scienza e nella politica. A scala europea, la narrativa sulla transizione ha contribuito alla definizione del quadro politico più ambizioso e completo che ci sia mai stato, volto ad affrontare le sfide dell'ambiente e della sostenibilità: il Green Deal europeo e le successive Strategie che da esso discendono.

XV sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione Onu per la Diversità Biologica
Si è conclusa a Montreal (Canada) la XV sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione Onu per la Diversità Biologica, co-ospitata da Canada e Cina.
Dopo più di tre anni di analisi, approfondimenti e negoziazioni, sei meeting, di cui uno a Roma nel 2020 e due posticipi della sessione dovuti alla pandemia da Covid-19 e, infine, in questo mese di dicembre, di negoziati a Montreal, 196 Paesi hanno firmato un pacchetto di accordi che può realmente arrestare e invertire il drammatico declino della biodiversità, o la sesta grande estinzione di massa, e mettere l'umanità sulla strada «per vivere in armonia con la natura» entro la metà del secolo.

Salto all'orizzonte! Perché le balene saltano?
Un recente studio ha indagato se i parametri ambientali, i fattori sociali e il disturbo antropogenico possano avere un effetto sui salti della balenottera comune nel Mar Mediterraneo.

Agroecologia e prevenzione strutturale dello spreco alimentare
A Roma il 30 e 31 Marzo 2023 si è tenuto il 3° convegno nazionale di agroecologia organizzato dalla coalizione Cambiamo agricoltura. I temi affrontati sono stati l’agroecologia e il ruolo che l’Italia ha nella conversione e trasformazione dei sistemi agroalimentari in modo che questi siano più sostenibili.