Camillo Crema
Camillo Crema (1869-1950)
1869
Nasce ad Alessandria.
1893
Si laurea in Ingegneria Civile e, nel 1895, in Scienze Naturali presso l’Università di Torino.
1896
Vince il concorso presso il Corpo Reale delle Miniere, in seguito si trasferisce a Parigi, presso l’École Nationale des Mines, dove frequenta un corso biennale, al fine di perfezionare le sue conoscenze.
1899
Viene assegnato al Regio Ufficio geologico nell'ambito del quale svolge tutta la sua carriera scientifica e tecnica. La sua attività di geologo inizia con gli studi e le ricerche per il rilevamento di alcune zone dell'Italia meridionale e centrale, per la redazione dei relativi fogli della Carta Geologica. Ben presto si occupa anche di indagini geologiche, applicative e minerarie, e di molteplici attività nel campo delle scienze della Terra.
1929 -1932
Già membro del CNR sin dall’inizio della sua fondazione, diventa altresì socio corrispondente dell’Accademia di Agricoltura di Torino, socio dell’Accademia delle Scienze di Torino e membro della Commissione permanente per il conferimento della libera docenza in idrologia.
1934
Grazie alla sua brillante carriera scientifica e tecnica, viene incaricato Direttore del Regio Ufficio Geologico, carica che manterrà fino al 1941, anno del collocamento a riposo.
1938
E’ nominato Presidente della Società Geologica Italiana. Nel 1939 diviene membro della Commissione italo - svizzera per la sistemazione del lago di Lugano e per la realizzazione della via di navigazione tra il lago Maggiore e il mar Adriatico.
1940
Diviene vicepresidente della Société Géologique de France nel 1940, a dimostrazione dell'alta considerazione in cui è tenuto anche all'estero dopo il lavoro svolto, a partire dal 1936, come vicepresidente della prestigiosa commissione per la cartografia geologica del mondo.
1950
Muore a Roma.
La sua attività è testimoniata da oltre 900 pubblicazioni tra saggi, articoli, memorie e atti su le diverse tematiche geologiche, idrogeologiche e geo - applicate.
Si impegnò nel rilevamento di numerosi fogli della Carta Geologica d’Italia, contribuendo alla stesura e alla pubblicazione di sei fogli geologici alla scala 1:100.000 (fra i quali il foglio n. 145 “Avezzano” da lui interamente rilevato), della Carta geologica del gruppo di monte d'Ocre al 50.000 (zona del monte d’Ocre, a sud dell’Aquila) e della Carta geologica di Lauria Superiore al 3.500 (provincia di Salerno).
Di grande rilievo anche gli studi sui depositi di bauxite in Terra d'Otranto e sul Gargano, così come quelli sui problemi idrografici, per i quali predispose e fece attuare, come nel caso della Cirenaica, appositi piani e programmi. Riteneva fosse fondamentale la formazione di un archivio idrografico nazionale, anche al fine di prevenire i dissesti in atto negli Appennini, in special modo di quello Abruzzese. Si interessò anche ai fenomeni sismici, tanto che la sua esperienza in materia, anche in termini organizzativi, si rivelò utile in occasione dei terremoti di Calabria e Sicilia (1908), della Marsica (1915) e del Vulture (1930).
La sua preparazione e le sue qualità personali furono tanto apprezzate che il Crema fu chiamato a dare notevoli contributi per la soluzione di problemi scientifici, tecnici ed organizzativi di interesse nazionale ed internazionale. La vasta ed approfondita conoscenza della situazione del territorio del paese e delle colonie allora possedute dall'Italia ne fecero una personalità di spicco in tutti i settori di competenza.