Quintino Sella
Quintino Sella (1827-1884)
1827
Nasce a Sella di Mosso (Biella) da una agiata famiglia di industriali lanieri.
Oltre agli studi scientifici, sviluppa una naturale propensione verso i classici e Dante Alighieri, studia il tedesco e il latino.
Pratica sport (alpinismo, nuoto, scherma, equitazione).
1847
Si laurea a Torino in Ingegneria idraulica.
Il ministro degli interni del regno Sabaudo, L. Des Ambrois lo invia con F. Giordano a perfezionare gli studi all'École des Mines di Parigi quale allievo del R. Corpo delle Miniere.
Frequenta le lezioni dei più eminenti studiosi dell'epoca:
Geologia
J.B. Elie de Beaumont (1798-1874), padre della Carta Geologica di Francia;
Mineralogia
O.P. Dufrenoy (1792-1857), padre della Carta Geologica di Francia, studioso dei procedimenti metallurgici in Inghilterra;
H. de Sénarmont (1808-1862), studioso di Cristallografia applicata;
Metallurgia
P.G. Le Play (1806-1882), Commissario generale alle Esposizioni Universali di Parigi e Londra, economista;
Docimasia
J.J. Ebelmen (1814-1852), ingegnere capo all'École des Mines, padre dello sviluppo industriale francese, membro della giuria centrale delle Esposizioni Nazionali e Universali (Parigi, Londra);
Chimica
L.E. Rivot (1820-1869) studioso delle ricchezze minerarie d'Europa -da lui tutte visitate-, autore di molteplici monografie nonché ampie documentazioni e memorie relative alle sue ricognizioni.
Seguendo gli insegnamenti del suo mentore de Sénarmont, Sella si specializza in Cristallografia, pubblicando importanti monografie.
Nei 5 anni passati all'estero compie diversi viaggi di ricognizione in Germania -nello Harz e in Prussia-, visitando miniere e foreste, lavorando come carbonaio e studiando la politica locale, nonché in Inghilterra, prendendo contatti con diversi scienziati ed industriali stranieri.
1848
Torna in Italia per partecipare ai moti rivoluzionari. Contribuisce alla revisione dello Statuto Albertino per il rinnovamento strutturale del Regno Sabaudo.
1852
Conclusi gli studi, torna definitivamente in Italia.
Con B. Gastaldi ridisegna e sviluppa l'impianto museale al castello del Valentino.
Professore di Geometria applicata all'Istituto Tecnico di Torino al Valentino (da lui trasformato in Scuola di Applicazione per Ingegneri, nel 1906 diverrà Politecnico). Introduce in Italia il disegno assonometrico, il regolo calcolatore e la cristallografia matematica.
1853
Fino ad ottobre è reggente del Distretto minerario di Savoja.
Da novembre è professore sostituto di Matematica alla Reale Università di Torino.
1854
Inventore della cernitrice elettromagnetica per separare i minerali di rame dalla magnetite, nonché di un apparecchio per misurare l'attrito.
1856
Ingegnere di 2ª classe del R. Corpo delle Miniere.
Ottiene l'incarico del Distretto minerario di Torino e la reggenza di Cuneo, a fine anno affidata all'ing. Perazzi tornato dall'École des Mines di Parigi. In carica come Direttore del Gabinetto mineralogico all'Istituto Tecnico, riordina con B. Gastaldi dal 1853 la Collezione Barelli (4000 esemplari), proveniente dal Ministero degli Interni piemontese e la arricchisce con la propria collezione, per arrivare complessivamente a 18.000 campioni.
1857
Commissione per la rapida esecuzione di gallerie alpine con perforatrici ad aria compressa voluta da Cavour. Dopo esperimenti con Gattoni, Grandis e Sommelier a Cava del Coscia (GE), si effettua con gran successo il traforo del Frejus di 12 km a foro cieco.
Fautore della macchina elettro- cernitrice nella miniera ramifera di Traversina; membro della Commissione tecnica per la costruzione dello stabilimento siderurgico all'Elba.
1858
Ingegnere di 1ª classe del Distretto minerario di Torino.
1859
Nominato Segretario Generale della Pubblica Istruzione del Piemonte, sotto il ministro Casati, che introduce la legge sull'insegnamento elementare laico, obbligatorio e gratuito.
1861
Torino Capitale d'Italia
Eletto deputato. Membro del Consiglio delle Miniere.
Professore di Mineralogia e Ordinatore del Museo Mineralogico alla Scuola di Applicazione Tecnica, dove applica modelli francesi e tedeschi. Ivi studia e arricchisce la collezione Barelli con gli assistenti Gastaldi - che gli succede quando entra definitivamente in politica - e Strüver.
1862
In accordo con il ministro F. Cordova dell'Agricoltura, dell'Industria e Commercio (MAIC), (Governo Ricasoli, 1861-62) e F. Giordano, istituisce la direzione della Carta Geologica d'Italia (CGI) al Museo Minerario e Geologico.
Cordova lo invia a visitare i principali istituti geologici all'estero. Con la relazione "Sul modo di fare la Carta Geologica d'Italia", (1862), espone a fine anno lo schema d'impianto per l'esecuzione del progetto. Ordina il rilevamento della CGI su grande scala (1:50.000), da affidare ai geologi del R. Corpo delle Miniere, con direzione scientifica alla sezione del Consiglio delle Miniere, composto da geologi.
Ministro delle Finanze (Governo Rattazzi, 1862). Per sanare il bilancio, boccia anche i finanziamenti della Carta Geologica d'Italia.
1863
Fonda il Club Alpino d'Italia, dopo aver scalato il Monviso con Baracco e Saint Robert, ne diverrà presidente a vita.
1864
Congresso dei naturalisti a Biella. Con B. Gastaldi e G. Berruti elabora la Carta Geologica di Biella corredata di relazioni illustrative.
1865
Firenze Capitale
Ministro delle Finanze (Governo Lamarmora, 1863-65). Per sanare il bilancio di Stato - debito molto elevato, anche a causa delle spese sostenute per le Guerre d'Indipendenza e per l'annessione del Veneto - taglia tutti i fondi, compresi quelli destinati alla CGI.
1866
In occasione dell'annessione del Veneto, è Regio Commissario per la riorganizzazione della Provincia di Udine.
Vice Presidente del Consiglio.
1867
Istituisce il Comitato Geologico d'Italia. Diviene uno dei più accesi fautori di Roma capitale.
1868
Crea a Firenze il Comitato esecutivo della CGI, la cui direzione va a I. Cocchi.
1869
Ministro delle Finanze e Pubblica Istruzione per il 1872 (Governo Lanza, 1869-73).
Capo parlamentare della Destra storica, anche dopo la sua caduta.
1870
Roma Capitale
Cerca l'intesa con il Vaticano, promovendo la "Legge delle Guarentigie", approvata nel 1871, ma respinta in toto da Pio IX.
1873
Presidente dell'Accademia dei Lincei, per la cui sede ottiene, nel 1883, l'acquisto di Palazzo Corsini da don Tommaso Corsini, duca di Casigliano. Sotto la sua reggenza l'Accademia si trasforma in istituto a carattere internazionale, polo scientifico europeo di alto prestigio, aperto anche all'attività e alla collaborazione di scienziati stranieri.
Il Comitato scientifico della CGI si trasferisce a Roma, un R.D. ripristina l'organizzazione del 1861, con l'ausilio dei geologi del R. Corpo delle Miniere, ma i mezzi ed i finanziamenti sono esigui.
1876-77
Ascende al Cervino con i figli.
1881
Presidente d'onore al Congresso Internazionale di Geologia a Bologna. Promuove con Capellini la fondazione della Società Geologica d'Italia.
1884
Muore a Biella.
Pater della Carta Geologica d'Italia, Presidente Accademia dei Lincei, Fondatore Club Alpino d'Italia.
Tra i più prestigiosi esponenti politici della Destra storica si mise in luce per la sua cultura eclettica.
Autore di numerose monografie e pubblicazioni scientifiche di vasta notorietà. La sua attività politica relativa all'industrializzazione del Regno d'Italia e lo sviluppo della Carta Geologica d'Italia resta strettamente legata all'opera di Felice Giordano.
A riconoscimento dei suoi meriti scientifici gli fu intitolato da Strüver, un minerale, la Sellaite e da Lovisati un fossile, il Clipeaster Sellai. Per i suoi meriti alpinistici l'esploratore De Agostini gli intitolò il Monte Sella nell'isola Grande della Terra del Fuoco.