Carlo Maria Viola
Carlo Maria Viola (1855-1925)
1855
Nasce a Zara, città della Dalmazia settentrionale, figlio di un capitano di mare. Studia in Istria, a Graz, a Vienna e a Roma.
1880
Si laurea in ingegneria civile ed è allievo alla Bergakademie, l'Accademia mineraria di Berlino che frequenta dal 1881 al 1883 con l'aiuto di una borsa di studio del Corpo delle Miniere italiano. Rientrato in Italia, viene assunto nel Corpo Reale delle Miniere in qualità di geologo e ingegnere. Si dedica in particolare al lavoro di idrogeologia applicata all’irrigazione e alla prima Carta Geologica d’Italia.
1900
Diviene ingegnere capo del distretto minerario di Iglesias (Sardegna sud-occidentale) e Direttore della scuola mineraria locale.
1905
Diviene professore di mineralogia all'Università di Parma. Per molti anni trascorre piacevoli estati in Germania, studiando cristallografia con P. Groth a Monaco e V. Goldschmidt a Heidelberg.
1912
Diventa socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. Diventa inoltre membro della Mineralogical Society of Great Britain and Ireland. Contribuisce al rilevamento della Carta geologica d'Italia, ma eccelle soprattutto negli studi di cristallografia matematica e fisica. A lui si deve in particolare un Trattato di cristallografia pubblicato nel 1920.
1925
Muore a Bologna. Gli fu dedicato un minerale definito “violaite”, una varietà di clinopirosseno trovato sul Caucaso.
A Roma esiste una piazza a lui intestata: Largo Carlo Maria Viola.
Oltre al già citato Trattato, ha pubblicato anche: Il calcolo dei quaternioni in cristallografia, Pavia 1893; Über Homogenität, in Zettschr. f. Krystall., Lipsia 1897-1898; Grundzüge der Krystallographie, Lipsia 1904; Determinazione di tre indici principali di rifrazione in una sezione qualsiasi, Roma 1912.