Giuseppe Checchia-Rispoli
Giuseppe Checchia-Rispoli (1877-1947)
1877
Nasce a San Severo (Foggia)
1900-1905
Si laurea in Scienze Naturali all'Università di Roma, con una tesi in geologia, ove sostiene l'età triassica dei calcari della "Punta delle pietre nere" del Gargano; gli studi stratigrafici successivi confermeranno la sua intuizione.
Trascorre un periodo come geologo volontario presso il Regio Ufficio Geologico d'Italia.
Successivamente si trasferisce all'Università di Palermo, come assistente del professor Di Stefano, che fu suo insegnante di paleontologia.
1908
Consegue la libera docenza in Geologia, Paleontologia e Geografia fisica presso l’Università di Palermo, ove rimarrà per cinque anni.
1913
Si trasferisce a Roma, dopo aver vinto il concorso presso il Regio Ufficio Geologico, dove si dedica a studi che porteranno ad una ricca e svariata produzione scientifica, comprendente lavori di stratigrafia, geologia e paleontologia. Fra questi l’importante lavoro “Osservazioni geologiche sull'Appennino della Capitanata”, che consiste nello studio geologico e paleontologico della Provincia di Foggia, con particolare riguardo al Gargano. La geologia e la fauna fossile della regione, quasi sconosciute in quel tempo, vi sono illustrate in modo ancora oggi sostanzialmente valido.
1920 - 1923
Approfondisce gli studi paleontologici sugli Echinodermata e pubblica “Osservazioni sulla morfologia interna dei Clipeastri e loro classificazione”, suo primo lavoro importante sugli Echinidi. Successivamente il lavoro “Nuove osservazioni sulla struttura interna dei Clipeastri”.
1926 - 1935
Vince il concorso per la cattedra di geologia all'Università di Cagliari dalla quale passò, dopo due anni, a quella di paleontologia a Roma; pubblica lo studio “Illustrazione dei Clipeastri miocenici della Calabria”. Nel 1935, oltre alla cattedra di geologia, assume infine la direzione dell'Istituto.
1939
Pubblica il lavoro “Su alcuni Clipeastri miocenici della Calabria”, negli Atti della Regia Accademia delle Scienze fisiche e matematiche di Napoli.
1945
Pubblica il lavoro “Di due nuovi generi di Echinidi del Cretaceo della Somalia”
1947
Il 30 ottobre, suo ultimo giorno lavorativo prima della pensione, muore all’interno dell'Istituto di Geologia dell’Università dove insegnava.
Personalità dalla cultura poliedrica e studioso fecondo, il Checchia Rispoli è stato socio dell'Accademia dei Lincei, della Società Reale di Napoli, dell'Accademia Peloritana di Messina, dell'Accademia Gioenia di Catania e della Società di Scienze Naturali di Palermo. È stato Presidente del Comitato geologico del Consiglio Nazionale delle ricerche e vice presidente della Società Geologica Italiana.
L'opera scientifica dell’Autore comprende circa 185 pubblicazioni di argomento geologico e paleontologico; è stato inoltre autore e coautore di 5 fogli della Carta geologica d'Italia alla scala 1: 100.000, di cui 4 pubblicati e un quinto rimasto incompiuto, i quali restano a documentare la validità della sua opera di geologo. Fu inoltre collaboratore e redattore dell'Enciclopedia Italiana per la paleontologia.
Nei suoi studi, sempre accuratissimi, si occupò di dirimere questioni di sistematica e di stratigrafia; per quanto riguarda le specie fossili fu grande esperto di Foraminiferi ed Echinidi, istituendo ben 16 generi e 229 specie. Nel corso della sua attività svolta presso l’Ufficio Geologico raccolse, studiò e conservò un consistente numero di Echinidi provenienti dalla Calabria, Puglia e Sardegna, fra i quali si annoverano alcuni “tipi”. Questi reperti fossili costituiscono una collezione che a tutt’oggi porta il suo nome.